nostro inviato a Duisburg
Contrordine, azzurri. Con lAustralia si può anche cambiare e tornare alla prima Italia di Germania 2006. La prova di ieri pomeriggio a Duisburg, lunica prima del trasferimento di oggi a Kaiserslautern, effettuata a porte chiuse per avere la libertà di provare schemi e testare la salute dei più discussi, autorizza un pronostico del genere. Lippi, sul punto, fu molto didascalico, ad Amburgo, prima di cambiare lo schema della sua Nazionale in vista della sfida numero tre. «Una volta si può» disse ai cronisti che gli chiesero conto. E una volta, contro la Repubblica Ceca, è già in archivio. Dinanzi allAustralia, rivale degli ottavi, si può e si deve avere un atteggiamento diverso rispetto a Nedved. E non solo perché, ad esempio, il reparto difensivo di Hiddink è addestrato a giocare con la formula delle tre sentinelle: affrontarla con due attaccanti può essere la soluzione giusta per metterla in difficoltà. Le esercitazioni di ieri ne sono una conferma parziale: da una parte il tridente classico, quello dordinanza, con Totti al traino di Toni e Gilardino, dallaltra parte Del Piero nella scia di Inzaghi e Iaquinta.
Se questa è limpronta, bisogna capire se Lippi intende insistere sul conto di Toni, apparso ancora spento, difeso ieri da Gilardino che pure lo descrive depresso e disorientato, «gli è caduto il mondo addosso», oppure se non si lascia tentare dal concedere fiducia a Pippo Inzaghi, lautore del secondo sigillo contro la Repubblica Ceca. Sul tema il ct non deve inventare nessuna intesa tra i due poiché la loro convivenza in rossonero risulta santificata da una striscia di eccellenti risultati (gol e successi), in campionato naturalmente, meno, molto meno in Champions League che è poi il riferimento più attendibile se si discute di mondiale. Sotto sotto la questione si può limitare a un secco ballottaggio tra Toni e Inzaghi, tra i silenzi del bomber fiorentino caduto in letargo e la fulminante ascesa del milanista. Il resto dello schieramento per lunedì sembra scolpito sulla pietra: e cioè Materazzi al fianco di Cannavaro per rimpiazzare Nesta e mettere insieme i due che nellInter qualche rimpianto procurarono. Adesso la forma di Cannavaro è mondiale, è lui che guida, nessuno si proverebbe a metterlo in discussione.
Lescluso, in questo caso, per naturale scelta, sarebbe ancora Camoranesi da far entrare in corso dopera al posto di Totti. Di fatto lo juventino è lunico centrocampista a disposizione per un ricambio.
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