
«È un mostro, ma al momento è po' come il gatto di casa mia. Lo accarezzo sotto al mento e lui, al posto di mangiarmi, fa delle fusa molto rumorose, sicuramente inquietanti. Magari se si sveglia mi mangerà in un boccone. Intanto sono qui». Molti, fin dai suoi esordi, considerano Giovanni Allevi un personaggio naïf, che si porta dietro un carico di ingenuità fuori tempo massimo. Se ascoltassero veramente la precisione delle sue parole come ascoltano le note che compone e che trasferisce sul piano, scoprirebbero un uomo coraggioso che, quando parla del mieloma multiplo (una insidiosa forma di tumore) per cui è in cura da tre anni, non scappa né dalla verità né dai suoi pensieri.
Ma siccome la musica è parte integrante del suo essere, a quella malattia Allevi non poteva che dedicare la sua nuova composizione: si intitola MM22, è un concerto per Violoncello e Orchestra d'Archi che il musicista marchigiano (adottato da Milano) porterà in prima assoluta su quattro suggestivi palchi italiani: «Saranno i miei unici concerti della stagione spiega il pianista, compositore e filosofo originario di Ascoli Fisicamente è un momento problematico: il dolore alla schiena e il tremore alle dita mi impongono di costruire questi appuntamenti in tre momenti: uno al piano solo, uno con un incontro con un ospite d'eccezione su un tema universale, infine l'esecuzione del concerto, che dirigerò personalmente». Ecco le tappe: 2 giugno alle Terme di Caracalla di Roma, con il professor Alessandro Barbero ospite sul tema dell'Eresia, 5 luglio al Teatro Antico di Taormina con il teologo Vito Mancuso sul tema del Sacro, 8 luglio al Gran Teatro la Fenice di Venezia con il filosofo Luciano Floridi sul tema della Follia e infine 19 luglio al parco Mediceo di Firenze con l'ingegnera aerospaziale Amalia Ercoli Finzi sul tema della Bellezza. Ieri, due anteprime hanno raccontato il progetto che Allevi definisce Musica dell'Anima: l'uscita del singolo Nostalgia, adagio cantabile primo estratto dal Concerto MM22 (acronimo di Mieloma Multiplo 2022, disponibile su piattaforme e store digitali) e l'esecuzione in Giappone, a Osaka Expo, dello stesso concerto con la Kizuna Chamber Orchestra.
«Concerto e eventi dal vivo sono legati da un forte simbolismo spiega Allevi Le stesse note della composizione rimandano alla mia malattia. Quando ebbi la diagnosi al telefono, subito dopo lo sconforto non mi chiesi se sarei sopravvissuto, ma a quali note corrispondeva la parola mieloma. Da sempre accosto ogni nota a una lettera dell'alfabeto.
Sulle sette note di quella parola ho costruito il concerto, prendendo spunto dal sommo Bach che nel suo Contrappunto 14 traspose numericamente le lettere del suo nome. Lungo il concerto ci sono anche note che riprendono i nomi degli uomini e delle donne che mi hanno curato all'Istituto Tumori di Milano».Non poteva che chiamarsi, davvero, Musica dell'Anima.