Da allora altre 4 finali, ma anche la caduta in C

Australia, Usa, Cecoslovacchia e Svezia ci negarono il bis. Poi umiliati dallo Zimbabwe

Silvano Tauceri

Il quartetto Panatta-Barazzutti-Bertolucci-Zugarelli con l’innesto di Ocleppo è rimasto ai vertici della Davis per altri quattro anni, perdendo tre finali. Nel 1977 sull’erba di Sydney contro l’Australia di Roche (nella foto a sinistra) e Alexander il doppio Panatta-Bertolucci aveva riaperto i giochi superando a sorpresa Alexander-Dent, poi Panatta aveva ceduto con Alexander 11-9 al quinto set. Era l’ultima presenza del capitano Nicola Pietrangeli, conseguente alla rottura dei rapporti con il presidente federale Galgani.
Passaggio delle consegne a Bitti Bergamo, che l’anno seguente debuttava con l’imprevisto black-out a Budapest, bruciante 4-1 contro il talentuoso Taroczy e lo sconosciuto Szoke. Immediato il riscatto (capitano Vittorio Crotta dopo la tragica scomparsa di Bergamo), ma finale proibitiva, e prevedibile cappotto, con gli Usa sulla superficie veloce di San Francisco contro John McEnroe e Vitas Gerulaitis (foto al centro). Terza finale perduta nel 1980 a Praga. Nell’infernale tifo che condizionava l’arbitraggio, successi di Smid su Panatta e di Lendl (foto a destra) su Barazzutti, tutto finiva con il doppio vinto dai cechi al quinto set, viziato dalla contestazione per un errato giudizio arbitrale (doppio rimbalzo giocato da Smid) che negava agli azzurri di passare a condurre 5-4 nel set decisivo.
Il quartetto era arrivato al culmine. Perdeva al primo turno nel 1981 a Brighton contro l’Inghilterra, evitava la retrocessione battendo la Corea a Sanremo. Erano i segni della fine del magnifico ciclo.
L’eredità passava a Ocleppo, Cancellotti, Canè, Nargiso, Camporese, Pescosolido, Furlan e quindi a Gaudenzi, Pozzi, Sanguinetti, sempre comunque nel gruppo mondiale. La semifinale 1997 persa di misura con la Francia preludeva al rilancio pieno, si tornava a sperare, a sognare con la finale del 1998 a Milano contro la Svezia. Si cominciava male con il ritiro di Gaudenzi contro Norman, e finiva al secondo giorno, platonica la vittoria di Nargiso nell’ultimo singolare. Dalla speranza alla delusione, la Svizzera faceva debuttare Federer e ci mandava allo spareggio con la Finlandia dove abbiamo trovato la salvezza.
Un anno dopo, invece, lo spareggio ci manda per la prima volta in B. La situazione precipitava e la panchina toccava a Barazzutti. L’incredibile sconfitta con lo Zimbabwe timbrava però addirittura il tonfo in serie C, fra le squadre più deboli del mondo.

Barazzutti capitano trovava poi Volandri e Starace, con Galimberti-Bertolini nel doppio, e guadagnava il rientro in serie B fino allo spareggio per la promozione al mondiale, che il fenomenale spagnolo Nadal ci ha negato lo scorso settembre.

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