I venti della crisi, dopo aver messo a dura prova il mercato dellauto nel suo complesso, ora toccano anche il comparto del noleggio, costretto per la prima volta da un decennio a fare i conti con trend negativi. Lo confermano, tra le altre, le stime di Aniasa, l'associazione di Confindustria che riunisce le società del settore e della gestione flotte aziendali, che per la fine del 2009, parlano di un -16% di immatricolazioni, oltre che di una flessione delle entrate oscillante attorno ai 250 milioni di euro.
Pur in presenza di un quadro che certo non induce allottimismo, però, tra gli operatori del settore cè chi non rinuncia a perseguire comunque la propria strategia di lungo periodo. È il caso di Alphabet, società di noleggio del gruppo Bmw, che per superare lattuale congiuntura negativa punta su una duplice parola dordine: sviluppo sostenibile e fidelizzazione. «Pur essendo operativa già in 15 Paesi, la nostra è unazienda relativamente giovane - esordisce Norbert van den Eijnden, amministratore delegato di Alphabet International -; per questo negli anni scorsi, anche in considerazione di una situazione generale di mercato decisamente più favorevole, lobiettivo è sempre stato quello di massimizzare la crescita, conquistando nuove fasce di clientela. Oggi, invece, lo scopo è prima di tutto mantenere le posizioni raggiunte, allinsegna di uno sviluppo sostenibile: e per riuscirci, risulta più che mai decisiva la forte relazione con il cliente». Una relazione che evidentemente funziona, visto che le stime per la chiusura dellanno parlano di un portafoglio clienti costante, a dispetto della crisi in atto. Olandese, 50 anni, una lunga carriera in Mercedes-Benz e Volvo prima dellapprodo al gruppo Bmw nel 2008, van den Eijnden ha le idee chiare sui motivi di questo successo: «Nel nostro business i rapporti vanno mantenuti a lungo nel tempo - spiega - visto che i contratti di noleggio durano tre, quattro anni. Ecco perché è fondamentale non solo saper pianificare, ma soprattutto essere affidabili. Se non risulti affidabile, una cosa è certa: presto o tardi, il cliente passerà alla concorrenza».
«Ci piace definire la nostra relazione con i clienti partnerhip sostenibile - interviene Maurizio Ceci, general manager di Alphabet Italia -: non amiamo parlare in termini di semplici volumi, ma intendiamo concentrarci soprattutto sulla qualità; non ci interessa quante auto possiamo consegnare, quanto piuttosto quante aziende e professionisti riusciamo a soddisfare con un servizio il più possibile personalizzato. Un servizio, mi si passi il termine, da vera boutique del noleggio. E mantenere nel tempo questa strategia ci ha premiato, tanto è vero che nel corso del 2008 abbiamo acquisito venti nuovi grandi clienti». I quali, va detto, spesso scelgono Alphabet anche perché alle sue spalle percepiscono la presenza di un costruttore come Bmw, tradizionalmente assai apprezzato dalle flotte. «Certo, facciamo parte del gruppo Bmw - conferma van den Eijnden - ma siamo pur sempre una società multimarca: il cliente, quindi, è quindi libero di scegliere lauto che preferisce secondo i suoi specifici bisogni, potendo contare in ogni momento sulla nostra consulenza. È vero, comunque, che in molti casi il brand costituisce un notevole vantaggio competitivo». Anche perché, anno dopo anno, lofferta della casa bavarese si arricchisce di vetture sempre più in linea con le esigenze dei parchi aziendali.
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