La crisi politica che sta attraversando il nostro Paese è grave, al punto che, impedisce di far emergere alcune significative note positive che stanno delineandosi. Ci riferiamo a due fattori, soprattutto. Il primo legato alle iniziative contro la mafia in generale.
Si può dire che quasi giornalmente emergono situazioni pregresse che portano allarresto anche di decine di persone coinvolte in attività illecite. Altri aspetti, in un settore completamente diverso, riguardano leconomia che sta dando segni di ripresa.
Per la prima volta, dopo circa un anno, la cassa integrazione si presenta in calo rispetto a un anno fa (-8%). La certificazione arriva dallInps attraverso il conteggio delle ore di cassa integrazione che nel novembre del 2009 erano state 98,6 milioni contro i 90,7 milioni registrati nel corrispondente mese di novembre 2010. Il passo avanti non è molto rilevante, ma evidenzia il fatto che il Paese Italia, nonostante la politica, dà segni di ripresa. Due aspetti molto diversi tra loro, ma entrambi significativi, di cui si parla e si scrive poco, preferendo dar luogo a chiacchiere di poco conto volte a demolire limmagine di chi siede al governo.
In Italia, come nel resto del mondo, avvengono numerosi e diversi delitti. Le cronache dei giornali ne riferiscono quotidianamente descrivendo le modalità degli omicidi, delle stragi, delle inchieste, delle confessioni da parte dei colpevoli. Le televisioni dimenticano rapidamente, da alcuni mesi, quasi tutti i lutti, fatta eccezione per due: nel primo caso si tratta di un vero e proprio omicidio, di cui si parla da svariati mesi, nel secondo della scomparsa di una giovane capace e per bene. Perché tanto spazio? Perché decine di ore di cronaca dedicati a due episodi gravissimi, ma non troppo diversi da decine di episodi analoghi?
Stupisce il fatto che per centinaia di episodi delittuosi ci sia quasi un silenziatore mentre per un paio di casi, altrettanto delittuosi, vi sia un informazione quotidiana, dettagliata e addirittura concorrenziale fra le varie e maggiori reti televisive.
Non completamente: in un tempo in cui la politica, e la stessa cronaca, si affidano a formule anomale, ecco che ciò che emerge di positivo nelle vicende nazionali viene alterato, se non cancellato, mentre le notizie negative, da brivido, vengono fatte emergere anche quando riguardano un extracomunitario innocente.
*Direttore di «Dossier»
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