Nessuna nota stonata

Seguendo con partecipata emozione la diretta tv dell'evento - che una volta era la festa dei lavorati e oggi lo è degli antifascisti, mondo gender, eco-femministe e dove la metà delle maestranze che hanno montato il palco non era in regola - l'impressione, sia detto senza ironia, è quella di un ricompattamento delle diverse anime della sinistra

Nessuna nota stonata
00:00 00:00

Non si è ancora spenta l'eco del Concertone del 1° maggio che già ci siamo stufati di sentirla. L'eco. E anche certa musica.

Comunque, il punto non è musicale, ma politico.

Seguendo con partecipata emozione la diretta tv dell'evento - che una volta era la festa dei lavorati e oggi lo è degli antifascisti, mondo gender, eco-femministe e dove la metà delle maestranze che hanno montato il palco non era in regola - l'impressione, sia detto senza ironia, è quella di un ricompattamento delle diverse anime della sinistra. Di cui in piazza San Giovanni non è mancato nulla.

Tipo. I tre tunisini che mentre cercano di integrarsi con chi vorrebbe regalare loro la cittadinanza vengono arrestati per molestie sessuali. I proletari che espropriano di soppiatto gli strumenti di una delle band. Il figlio di papà che canta Bella ciao senza per fortuna dover temere di morire partigiano, al massimo di essere chiamato nella giuria di un talent. La predichetta sul body shaming di Big-stucchevole-Mama, della quale non abbiamo mai detto prima fosse «cicciona», tanto meno diremmo oggi che è «figa». La velata denuncia del patriarcato coreografata da quattro coriste seminude.

E poi l'infilata di cantanti come Noemi, Ermal Meta, Achille Lauro e Giorgia di fronte ai quali, in effetti, chi non penserebbe immediatamente ai grandi temi della giornata, il precariato e la disoccupazione?

E alla fine anche l'idea di non far sentire bene gli appelli lanciati dai cantanti dopo i loro pezzi, lasciando l'autotune a palla, non era male, dai.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica