Altman saluta l’America che fu con la nostalgia del country

Era dal teatro Fitzgerald di St. Paul, Minnesota che si trasmetteva per radio A Prairie Home Companion («Un coinquilino della prateria»). Nel film omonimo di Robert Altman - che in Italia esce come Radio America - il sottotitolo, che suona Live Every Show Like It's Your Last, dà il senso dell'averne evocato l'ultima puntata dopo oltre trent’anni di successi. In questi addii fra teatro, radio e cinema, c'è anche quello dell'ottantenne Altman, con l'amarezza che il sopraggiunto Oscar alla carriera non ha stemperato. Per evocare la chiusura del programma, Altman usa la stessa tecnica di Nashville (1975): non c’è un protagonista, la vicenda è corale. Ottantenne, Altman non poteva però trovare i mezzi per un così vasto affresco; li ha trovati per una sitcom in una sola puntata, scritta dallo stesso Keillor, dove i testi delle canzoni integrano i dialoghi e dove Garrison Keillor interpreta se stesso; Meryl Streep, Lily Tomlin, Woody Harrelson e John C.

Reilly sono i menestrelli. Tutto è altamente professionale e altamente americano: gli italiani si sentiranno spettatori estranei.

RADIO AMERICA di Robert Altman (Usa, 2005), con Meryl Streep, John C. Reilly. 100 minuti

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