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Le altre 8 sfide del

Il primo sfidante dell’anno per ora ha solo i contorni accennati del campioncino. È Pato il primo sportivo del 2008 chiamato a riempire gli spazi bianchi di incognite con la classe e il talento. Il germoglio rossonero guida la ciurma di sportivi che cercano affermazione e vittorie. Un bastimento carico di belle speranze e sogni olimpici, dai volteggi di Vanessa Ferrari ai balzi leopardati di Andrew Howe. C’è Pippo Magnini, che dopo aver fatto assaggiare la schiuma della sua scia a tutti gli avversari cerca nei Giochi la quadratura del cerchio magico. C’è l’Inter di Mancini che - imparato a memoria il ritornello «i campioni dell’Italia siamo noi» - mira all’Europa. C’è Federer il predestinato che vuole infrangere il tabù scarlatto del Roland Garros. C’è Alonso che si è lasciato alle spalle il pandemonio McLaren e c’è Donadoni che le spalle ha sempre dovuto guardarsele da critici e iettatori. Tutti a spigolare opportunità, tutti al cospetto di un 2008 generoso che a chiunque offrirà un attimo da cogliere al volo.
Non importa quanto un atleta abbia già vinto. L’importante è spostare il limite sempre più in là, in un risiko bulimico di agonismo e successi: eri il migliore quando tiravi pedate sui campi guasti di un oratorio, il più veloce quando inseguivi a nuoto le turiste tedesche. Ora puoi diventare il più forte del mondo, il campione olimpico.

La sfida è appena cominciata.

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