Le altre famiglie: «Restituitela subito»

Le altre famiglie: «Restituitela subito»

«Una famiglia non può tenere in scacco due stati sovrani ed il diritto internazionale»: così il presidente delle Associazioni Volontariato Italiano per la Bielorussia, Antonio Bianchi, ha criticato la scelta dei coniugi Giusto di nascondere la bambina bielorussa di 10 anni.
Nel pomeriggio di ieri a Genova si è riunito il consiglio direttivo della Federazione Nazionale delle Associazioni di Volontariato per la Bielorussia. All'incontro era presente anche l’ambasciatore della Bielorussia Aleksey Skripko. Bianchi ha aggiunto: «Condividiamo a pieno la denuncia delle famiglie, quella di Ovada e quella di Alessandria perchè questi fatti non devono essere nascosti come chiedono anche le autorità russe. Ma per Maria è un trauma non meno peggiore di quello subito in passato.
Chiediamo perciò che la bambina venga restituita al paese di provenienza dove può essere curata nella sua lingua, magari anche con la partecipazione di equipe italiane».
In merito anche alla costituzione di parte civile Bianchi ha detto: «Voteremo se costituirci parte civile, non vogliamo vessare la famiglia, ma non si può andare contro la legalità». Bianchi ha ricordato che ogni anno arrivano dalla Bielorussia 25-30 mila bambini e che «di questi circa 600-700 sono in attesa di adozione, in particolare - ha aggiunto Bianchi - 150 domande sono bloccate dal 2003 ma speriamo che possano essere vagliate entro il 2006». L’Avib raccoglie 85 delle 120 associazioni italiane che si occupano dell’accoglienza dei bambini bielorussi e ha sede a Roma.
L’ambasciatore ha portato una rassicurazione alle famiglie genovesi dell’associazione: «La Bielorussia è capace di dare a Maria il pieno amore e il futuro più bello che prima aveva e che ora gli è negato - ha detto il diplomatico - Ora Maria è nascosta in un luogo dove sicuramente non ci sono dei medici ad occuparsi di lei».
Alla fine dell' intervento il pubblico ha applaudito l’ ambasciatore. Sono tante infatti le famiglie che temono che il fatto di Genova faccia interrompere i rapporti diplomatici con la Bielorussia. Da parte sua l’ambasciatore si è detto sicuro che le forze dell’ordine italiane facciano molto. «Sono stato rassicurato dallo stesso procuratore capo che non esiste niente di nuovo e che stanno cercando la bambina». ha detto Skripto, all' uscita dell' ufficio del procuratore Francesco Lalla. Il diplomatico aveva infatti chiesto l’incontro con Lalla, dopo aver sentito ai telegiornali una frase del procuratore sulla possibilità che la corte di appello di Genova possa modificare il provvedimento del tribunale per i minorenni nel senso di concedere a Maria più tempo per stare in Italia.
«Si trattava infatti - ha aggiunto - di una frase tagliata da un contesto in cui il procuratore vagliava le varie possibilità per risolvere la vicenda di Maria.

Prima di tutto il procuratore aveva suggerito la riconsegna di Maria da parte della coppia affidataria. «Con il procuratore - ha rivelato - abbiamo nuovamente concordato di seguire le vie giuste per il ripristino della legalità e la restituzione di Maria».

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