Altri 6 morti, c’è pure una bambina «Ma sui vaccini nessun ritardo»

MonzaAltri sei morti, tre solo nella giornata di ieri. Un bollettino di guerra che porta il numero delle vittime per influenza in Italia da virus AH1N1 a quota 24. La regione più colpita è la Campania con dieci decessi. A Napoli un potenziale focolaio: «C’è un tasso di influenza quasi doppio di quello nazionale – ha spiegato il viceministro Ferruccio Fazio - per situazioni di promiscuità e condizioni climatiche particolari».
Con i numeri (340 morti in Europa e quasi 6mila nel mondo) sale la paura. L’unico fil rouge che accomuna le vittime, quello di essere già affette da altre patologie. L’escalation parte lunedì con la morte di una 13enne a Monza e di un 17enne di Vercelli. Entrambi soffrivano di malattie rare con violente ripercussioni sulle funzioni respiratorie. A nulla sono valsi gli sforzi dei medici. Martedì stessa sorte per un 26enne deceduto all’ospedale di Scafati, nel Salernitano, dove nello stesso giorno è deceduto anche un musicista di 37 anni. Il 26enne con un handicap cerebrale è morto venti minuti dopo il ricovero. Solo gli esami successivi hanno accertato che era stato colpito dal virus killer. Ieri nella capitale un altro caso fatale. Un tecnico radiologo di 58 anni ricoverato all’ospedale «Spallanzani». L’uomo, forte fumatore, era affetto da obesità e diabete. Sempre a Roma una 18enne di origine leccese, Chantal Carleo, colpita sin dall’infanzia da fibrosi cistica è morta dopo due settimane di degenza, al «Bambin Gesù» dove era ricoverata proprio per curare la sua malattia. Il caso rischia di rimbalzare nelle aule giudiziarie. I familiari della ragazza hanno infatti di presentato un esposto alla Procura di Roma contro i medici.
Ieri mattina l’ultimo episodio mortale, vittima un 14enne ricoverato al «Cesare Arrigò» di Alessandria. Come negli altri casi il giovane era affetto da precedenti patologie respiratorie. Sono invece ore di trepidazione quelle che stanno vivendo alcune famiglie di Pescara dove sei bambini tra i sei e i sette anni sono stati ricoverati. Uno di loro è in condizioni critiche e si trova in rianimazione. L’allarme ha scatenato reazioni estreme, e mentre i sanitari invitano alla calma i gel antibatterici vanno a ruba e i pediatri sono presi d’assalto. A Molfetta il sindaco Antonio Azzollini ha chiuso le tre scuole materne della città dopo che in una era stato segnalato un caso di influenza.
Non mancano neppure le polemiche.

Giovanni Rezza, direttore del Dipartimento malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità ha smentito ieri alcune dichiarazioni apparse su Repubblica sull’insufficienza del numero di vaccini: «Ho sempre affermato che esiste uno sforzo comune di aziende e governi per accelerare la distribuzione e che l’Italia è in anticipo nella tabella di marcia. La difficoltà di anticipare il picco epidemico a causa della rapida diffusione del virus è comune a tutti i Paesi europei, ma le categorie ritenute prioritarie saranno coperte».

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