Sergio Bagnoli
da Taggia
Ancora un furto sacrilego di una reliquia legata al culto per Padre Pio nelle chiese del Ponente ligure. Alcune settimane fa ignoti, probabilmente nel corso della normale apertura ai fedeli del tempio, avevano sottratto da una teca, conservata presso il convento dei Cappuccini di Sanremo, alcuni lini con i quali il Santo di Pietrelcina usava non solo detergersi le labbra dopo aver ricevuto il Vino sacro, ma anche fasciarsi le mani nel punto ove comparivano le Stigmate. Le Sacre reliquie furono comunque riconsegnate spontaneamente pochi giorni dopo. Ora è il Santuario di Lampedusa, costruzione tardo-barocca che sovrasta la cittadina di Taggia alle porte di Sanremo, a lamentare l'ennesimo furto sacrilego in edifici sacri della Diocesi di Ventimiglia. Si tratta nella fattispecie della scomparsa di un quadro raffigurante il Santo, un dipinto su olio, eseguito nell'anno giubilare 2000, da Armando Mazzoleni, pittore di cose sacre. L'opera ha un valore commerciale di circa quattrocento Euro. Probabilmente anche qui, come presso il convento sanremese dei Cappuccini, i ladri hanno agito durante il normale orario di apertura del Santuario ai fedeli, non essendo state rilevate dai Carabinieri, prontamente intervenuti, tracce di scasso. È stato il rettore del Santuario, Don Enrico Molineris ad accorgersi del furto, probabilmente il giorno successivo, e a dare l'allarme. Le indagini vengono condotte dai Carabinieri di Taggia affiancati da investigatori appartenenti al Nucleo di tutela del patrimonio artistico dell'Arma.
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