Il noto imprenditore Fabrizio Cameli dal suo profilo Facebook ha dichiarato: “Il mio sfortunato e dolce campione GOLDENAS, purtroppo non potrà più dimostrare di essere un buon cavallo, il suo cuore grandissimo non riesce a compensare la sfortuna che ha avuto in carriera! Da oggi sarà in vacanza e si dedicherà a fare lo stallone, sarà disponibile per trasmettere il suo sangue e la sua energia a tutte le future mamme che vorranno fargli visita. Il derby Winner 2023 e io ringraziamo tutti quelli che ci sono stati vicini. Un forte abbraccio a tutti”.

Questo il saluto di Cameli al suo pupillo, quel purosangue che gli ha permesso di vincere il “Derby italiano” al primo tentativo: un record mondiale. E se Fabrizio Cameli è un imprenditore di successo, è anche una gran persona che merita quel che ha.
Nell’ambiente del galoppo italiano in molti sono a conoscenza dell’amicizia che mi lega all’imprenditore umbro, ma tutti si domandano come questo possa essere accaduto: io pisano, lui ternano, io un perfetto normale (o forse meno), lui l’esatto contrario. Ebbene a legarci è stato proprio Goldenas…ed un post di Fabrizio su Facebook a cui mi permisi di rispondere. Da quel giorno la nostra amicizia è cresciuta sempre di più e adesso posso scrivere che ho un vero amico in più, spero valga anche per lui, ma credo di sì.
E questo ha un solo significato, il cavallo è il più grande amico dell’uomo e ha qualcosa in più di felini e canini, apre spazi ma accorcia le distanze, fisiche e sociali.
Di Goldenas ho parlato spesso, e se penso che al debutto nella mia Pisa non gli diedi credito, oggi merito il Purgatorio. Un gran bel cavallo, che ha avuto l’onore di vincere la corsa più importante italiana e l’onere di portare la croce per imprevisti veramente impensabili. Un cavallo con la genealogia regale (il padre è il grandissimo Golden Horn e la madre è Naseej da medaglia d’oro, altro super fenomeno) e una forza fisica eccezionale, anche per questo si merita la seconda professione, quella di stallone.
Il suo proprietario ha dichiarato che lo farà ed io, ormai esperto di genealogie, avallo incondizionatamente la scelta. La mia idea la sa, posso solo sperare che la condivida.
Questo il giudizio di Dario Di Tocco, il top Jockey italiano che lo ha sempre montato, tranne nella sfortunata trasferta parigina…“Vincere il derby italiano all’età di 24 anni è qualcosa che stento ancora a credere, che dire di Goldenas, non poterlo più montare in corsa e non vederlo più in pista sarà un gran dispiacere, posso aggiungere che al debutto a San Rossore mi impressionò e poi la storia ha confermato quella sensazione. È stato il primo cavallo che mi ha fatto vincere qualcosa di veramente importante ed il primo amore non si scorda mai, grazie Goldenas, sono convinto che ci rivedremo presto".
Questo, invece, è il giudizio di Endo Botti, l’allenatore che lo ha allenato: “È stato un cavallo fantastico, credo ci abbia dato una gioia che non so se riusciremo mai a colmare. Un cavallo da un carattere eccezionale, generoso e direi anche fisicamente ben dotato. Cavallo tardivo, infatti solo a tre anni ha cominciato a farci vedere qualcosa tant'è vero che abbiamo fatto un debutto vincendo facile qui a Pisa. È arrivato all'appuntamento più importante della nostra, della sua carriera al 100% vincendo appunto il Derby italiano, ha mantenuto un'ottima forma confermandosi nel 'Gran Premio di Milano' anche con i cavalli anziani, poi purtroppo c'è stata la sfortuna che ci ha fatto fermare e non una volta sola. Rimane un cavallo eccezionale che non so se si ritroverà di nuovo!”
Non mi rimane altro che
aspettare la sua prole per poter scrivere ancora di lui. Intanto porto dentro di me il suo sguardo fiero, l’amicizia con il suo proprietario e i suoi ferri nella mia personale collezione.Goldenas un vero campione del Turf.