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Mondiali di atletica, meraviglioso Tamberi: è oro nel salto in alto

Gimbo Tamberi è il nuovo campione del mondo. L'altista marchigiano vola a 2.36 e precede l'americano Harrison e il qatariota Barshim

Mondiali di atletica, meraviglioso Tamberi: è oro nel salto in alto

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Gianmarco Tamberi conquista la medaglia d'oro nel salto in alto ai Mondiali di atletica, in corso di svolgimento a Budapest. Dopo Europei e Olimpiade, arriva anche l'oro iridato per Gimbo. L'unica gara internazionale che mancava nella sua straordinaria carriera. Argento a Harrison, bronzo a Barshim. Terza medaglia azzurra in questi Mondiali, la prima d'oro dopo l'argento di Leonardo Fabbri (getto del peso) e il bronzo di Antonella Palmisano (marcia 20 km).

La gara

Grande attesa per la finale di salto in alto, con due italiani protagonisti: il campione olimpico Gianmarco Tamberi e Marco Fassinotti. Gimbo ha agguantato la finale all'ultimo tentativo, saltando 2.28 ma dimostrando la solita grande classe quando aveva le spalle al muro. È invece il secondo salto quello buono per Fassinotti, tornato a quote che non toccava da sei anni. Il favorito è il qatariota Mutaz Essa Barshim, campione olimpico insieme a Tamberi a Tokyo 2020.

gianmarco tamberi

Parte con il piede sbagliato la finale di Fassinotti, che fallisce il primo tentativo a 2.20. L'azzurri va a segno al secondo tentativo e salta 2.20. Errore per Fassinotti al suo primo tentativo a 2.25. Sorprendente anche l'errore di Barshim, numero 1 del ranking e grande favorito per l'oro. Comincia male anche la finale di Gimbo, che si presenta in pedana con la solita half shave: scappa un po' la rincorsa, sbaglia il salto a 2.25. Partenza ad handicap come per il qatariota. Secondo errore per Fassinotti al suo secondo tentativo a 2.25. Riesce invece a saltare dopo l'errore di prima Barshim. Al secondo tentativo Gimbo va a segno con un buon salto a 2.25. Arriva anche il terzo errore per Fassinotti, che chiude la finale 12°.

Dopo il primo errore, secondo salto di fila per Gimbo che completa 2.29 al primo tentativo. L'azzurro al 2° posto provvisorio a causa dell'errore iniziale. Si fa sempre più agguerrita la zona medaglia. Lo statuninense JuVaughn Harrison fa 2.33 al primo tentativo e vola in testa. Per lui gara perfetta. Saltano 2.33 al primo tentativo anche Tamberi e Barshim, insieme al secondo posto dietro l'americano. Il campione olimpico del Qatar sbaglia il suo primo tentativo a 2.36. Secondo errore per lui e zona medaglia incertissima.

gianmarco tamberi

Altro salto perfetto per Tamberi, primo salto a 2.36 buono con il suo miglior salto dell'anno e si porta in testa alla classifica. Barshim sbaglia anche il secondo tentativo a 2.36 e rischia di essere estromesso dalla lotta per l'oro. Anche Harrison riesce a raggiungere quota 2.36 ma è al 2° posto dietro Tamberi per un errore precedente. Finisce la gara di Barshim con il terzo errore a 2.36.

Tutti eliminati in finale tranne Tamberi, che è in testa a 2.36 seguito con Harrison (stessa misura con un errore). Gimbo è sicuro medaglia d'argento. Harrison sbaglia a 2.38. Sbaglia anche a Gimbo a 2.38. L'americano sbaglia anche al 2° tentativo e resta alle spalle dell'azzurro. Il terzo errore di Harrison consegna l'oro a Tamberi. Una nuova grandissima impresa della sua carriera.

Dopo il trionfo il nuovo campione del mondo si è tolto gli scarpini e si è tuffato nella vasca del percorso dei tremila siepi insieme con il vincitore della gara, il marocchino Soufiane el Bakkali. Il tuffo ha suggellato i festeggiamenti in pista di Tamberi, che ha coinvolto il suo grande amico Barshim. L'azzurro è salito sulle spalle del qatariota abbracciandolo e facendosi portare un pò a spasso tra l'entusiasmo del pubblico.

"Ho battuto i supereroi. Mi sento un umano che batte gli eroi". Così Gianmarco Tamberi dopo la conquista dell'oro nel salto in alto ai Mondiali di Budapest."E' pazzesco, tutti i sacrifici sono ripagati. In queste manifestazioni so di poter dare il meglio", aggiunge. "Serviva 2.38 e 2.40, sono rimasto concentrato divertendomi. Il mio segreto è essere me stesso. Sapevo che il 2.36 era un match point. Mi sono caricato di tante responsabilità, non è stato facile separarmi da mio padre. Ho vinto una nuova sfida, è stato un percorso che mi dà energia. Dedico la medaglia a mio padre, con cui non parlo da un po'...

".

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