
Quando Jennifer Capriati esordì tra le professioniste del tennis, era il 6 marzo 1990, e aveva 13 anni 11 mesi e 8 giorni. Le avevano dato una deroga (avrebbe dovuto esser over 14), perché l’America cercava la nuova numero uno a qualunque costo, e la sua famiglia cercava la gloria. Al torneo di Virginia Slims c’erano giornalisti in ogni angolo, aveva già formato un contratto da tre milioni di dollari in tre anni, e lo sponsor diceva di non preoccuparsi: “Non la sovraccaricheremo di impegni”. Jennifer confermò il suo talento, arrivò in finale che poi perse contro la Sabatini, e voleva fare la grande (“Le mie avversarie? Non mi importa che numero hanno in classifica, non mi importerebbe neanche ci fosse davanti la Graf”). Ma era ancora una bambina, e tre anni dopo vissuti nel delirio e in prima pagina – non ancora maggiorenne – venne arrestata per furto di bigiotteria e consumo di marjuana: seguirono 15 mesi di stop per lei e nuove regole per il tennis, per impedire allo sport di fabbricare baby fenomeni. Poi, dopo anni difficili, nel 2021 Jennifer vinse due Slam: a 25 anni aveva domato la follia intorno a lei.
Quando Benedetta Pilato è diventata l'atleta italiana più giovane a debuttare in un Campionato mondiale di nuoto, era il 2016 e aveva 14 anni e 6 mesi. Titolo, appunto: “Il baby fenomeno del nuoto italiano”, lei diceva “non mettetemi pressione”. Vinse l'argento nei 50 rana con il record italiano, e tre anni dopo – tra le altre medaglie della carriera – ha conquistato l’oro iridato nei 100. Arrivata ai 20 anni, ovvero adesso, ha già due Olimpiadi alle spalle, ed è finita nel tritacarne per aver pianto di gioia per un quarto posto a Parigi 2024. A Singapore, questa estate, ha conquistato il bronzo di nuovo nei 50 rana e il podio per il quinto mondiale consecutivo.
Poi è andata in vacanza con le amiche, e alla partenza per tornare a casa è stata fermata in aeroporto per il furto di un paio di bottigliette di oli essenziali da pochi euro. Lei dice suo malgrado, ma non è questo il punto: chi sia stato – lei compresa, se fosse - pagherà. E che forse lo sport e i suoi dintorni dovrebbero conoscere la storia. E darsi una calmata.