Battocletti, via il bronzo dopo il ricorso dell'atleta keniana

Un altro legno da record per l’Italia, col quarto posto meraviglioso (e primato nazionale) di Nadia Battocletti sui 5mila metri. Kipyegon arriva seconda e viene squalificata, ma vince il ricorso

Battocletti, via il bronzo dopo il ricorso dell'atleta keniana
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Nadia Battocletti guarda i monitor e non si dà pace: la giuria sta valutando il colpo ostruttivo di Faith Kipyegon all’atleta etiope Tsegay, proprio ad un soffio al fotofinish. Questo, per la ventiquattrenne trentina con già il nuovo primato nazionale sotto braccio, un eccezionale 14:31.64, significherebbe una cosa soltanto: medaglia di bronzo. Poi, l'ufficialità spegne l'entusiasmo dei tifosi: l'atleta keniana vince il ricorso e si tiene il secondo posto; respinto anche il controricorso presentato dall'Italia. Quel che è chiaro, nel frattempo, è senz’altro l’oro eccezionale di Chebet a 14:28.56, e il podio iniziale rimane dunque invariato: all'olandese Hassan il terzo posto.

Beatrice Chebet

L'incredibile gara

Nadia Battocletti parte col volto solcato dalla concentrazione: il percorso europeo è suo, ma le Olimpiadi sono tutt’altra fatica e, stavolta, la ventiquattrenne delle Fiamme Azzurre sa di trovarsi davanti dei veri e propri monumenti al femminile del mezzofondo. Alla partenza, la trentina si posiziona col gruppetto di testa, del quale il Kenya con Chebet tiene il passo, affiancata dalle compagne Kipkemboi e Kipyegon. Ai primi 1000 metri il ritmo non è ancora velocissimo o particolarmente sostenuto: così, mentre la norvegese Grovdal scavalca tutte, Battocletti si accoda in seconda posizione, scavalcando il gruppo kenyano e le etiopi Tsegay e Taye, separate dalle due statunitensi Cranny e Schweizer. La vera gara comincia dopo il terzo chilometro e 9:35 sul cronomento: Taye e Tsegay si portano al timone, seguono Chebet e le compagne keniane; poi Battocletti, Eisa, Cranny e Hassan con Schweizer. A due giri dalla fine, Tsegay pare ingranare la marcia giusta; le americane perdono contatto, mentre Kipyegon – ad un secondo, tra l'altro, dal far inciampare la compagna di squadra - sbraccia e cerca di farsi largo, perché il gruppo di testa si stringe.

Battocletti all'arrivo

Il finale è al cardiopalma: le keniane scappano, mentre l’olandese Hassan tenta la rincorsa ma Battocletti tiene in sesta posizione. La tenuta della campionessa europea è eccezionale, tanto che, alla fine, le etiopi scompaiono e scivolano in scia all'azzurra che vede Hassan e, per un attimo, ci crede - l'olandese è troppo lontana, però, mentre Chebet taglia il traguardo in 14:28.56, seguita dalla connazionale Kipyegon. Un (apparente) quarto posto più dolce che amaro, nonostante tutto: perché Battocletti conduce una gara all'insegna dell'eccellenza, col tempo miracoloso di 14:31.64 che è nuovo primato nazionale.

Battocletti festeggia il quarto

Un sorriso all'improvviso

Lo sguardo al monitor, che è quasi uno sguardo al cielo, di Nadia Battocletti, minuti dopo l’arrivo ufficiale e la consapevolezza di portarsi a casa, comunque vada, un nuovo primato nazionale: d’essere, ancora, una delle migliori. Poi, la giuria squalifica Kipyegon, per il colpo ostruttivo a Tsegay che blocca in maniera piuttosto evidente l’avanzata dell’etiope, in un momento topico della gara, e qui si apre lo scenario più inatteso. Questo, per Nadia che guarda il cielo, significherebbe una cosa soltanto: medaglia di bronzo.

Quando arriva a bordo pista e riprende fiato, Battocletti ha l'aria di chi non sa come e per cosa gioire di più: "Per ora mi tengo il quarto posto", il sorriso è a metà "perché bisogna aspettare i ricorsi". "Sono felice per la mia gara, per come ho corso, per come mi sono buttata", aggiunge l'azzurra "Vorrei scendere in pista anche nei 10.000". Di felicità sono anche le lacrime che le solcano il viso, poco dopo, quando pare che la giuria non abbia molti dubbi nel farla rientrare a dormire al Villaggio Olimpico con una medaglia - forse non ancora al collo ma quantomeno - in tasca. Invece, la notte porterà tutt'altro tenore di notizie.

"Fiera del quarto posto": le parole di Battocletti

Il ricorso del Kenya tiene impegnata la giuria per buona parte della nottata; poi, il verdetto: a Kipyegon va l'argento. L'Italia ci riprova e il controricorso è presentato alle prime luci dell'alba, ma l'esito non cambia: a Nadia Battocletti rimane il quarto posto, ma - anche senza medaglia - una prestazione straordinaria ed un nuovo primato nazionale.

Le parole, nelle prime ore della mattina, dell'atleta azzurra non lasciano spazio ad ulteriori polemiche e restituiscono onore alla sua prestazione: "Devo ringraziare tutti voi per la vicinanza perché mai mi sarei aspettata così tanto calore.

Un grazie va anche a questa città che mi ha fatto capire quanto i limiti debbano essere superati giorno dopo giorno", prosegue "Fiera del percorso che ho fatto fino a qui, un 4° posto che mi da tanta sicurezza e che sarà un tassello importante per la mia crescita". Conclude, con l'orgoglio che l'ha contraddistinta sin qui: "Parigi2024 questo non è un addio, ma un arrivederci perché ci rivediamo venerdì per i 10000!".

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