Un altro Atr rompe un motore L’Enac: pronti a fermarli tutti

Il propulsore spento dal pilota. L’ente nazionale aviazione civile avvia un’inchiesta

Un altro Atr rompe un motore L’Enac: pronti a fermarli tutti

da Palermo

Un altro guasto a un aereo. Ed è ancora un Atr. Ieri un Atr 42 in volo da Trapani a Pantelleria ha rotto un motore durante la fase di avvicinamento nello scalo dell'isola. Dopo aver comunicato l'avaria, il pilota ha effettuato un atterraggio di emergenza. Nessun pericolo per i passeggeri.
Si tratta di un Atr operato dalla società Italy First per conto della compagnia aerea AirOne, che gestisce la tratta sociale da Trapani verso Pantelleria. L'aeromobile è già stato bloccato dall'Enac che ha informato l'Agenzia nazionale sicurezza volo. Il motore si sarebbe spento all'improvviso mentre il pilota stava effettuando la fase di avvicinamento verso la pista. L'aereo è riuscito ad atterrare sfruttando la potenza dell'altro motore. «Si tratta di un inconveniente grave, una squadra dell'Enac è già partita da Napoli per Pantelleria con lo scopo di verificare cosa sia successo. Grazie all'altro motore il pilota è riuscito ad atterrare senza problemi». Lo dice il presidente dell'Enac, Vito Riggio. «Abbiamo segnalato l'accaduto all'Agenzia nazionale sicurezza volo - aggiunge Riggio - che si occuperà dell'indagine. L'Atr 42 è stato bloccato e rimarrà fermo per gli accertamenti tecnici. Abbiamo chiesto ad AirOne, che gestisce la tratta sociale, di sostituire l'aeromobile». A spegnere il motore è stato il pilota.
Dopo il disastro dell'Atr 72 della Tuninter ammarato al largo di Palermo con un bilancio di 16 vittime e questo nuovo guasto a un motore dell'Atr 42 della Italy First, l'Enac non esclude la possibilità di fermate tutti gli Atr in dotazione delle compagnie che operano voli in Italia, «ma prima di prendere una decisione simile - dice ancora Riggio - dobbiamo capire cosa ha provocato il blocco del motore dell'Atr partito da Trapani». «L'indagine dell'Enac sarà aggiuntiva rispetto a quella dell'Agenzia nazionale sicurezza volo - aggiunge Riggio -. Aspettiamo i risultati poi la Direzione centrale assumerà le sue iniziative».
Intanto tra Palermo e Bari prosegue l’inchiesta sul disastro dell’Atr 72 diretto a Djerba precipitato in mare al largo della costa di Palermo. Dopo le fotografie che mostravano il velivolo tutto intero al momento dell’ammaraggio ieri è saltata fuori l’esistenza di altre foto definite «estremamente drammatiche», che hanno immortalato le fasi immediatamente successive all'ammaraggio dell'Atr 72 della Tuninter Bari-Djerba, rimasto a galla lo scorso 6 agosto nelle acque palermitane per un tempo imprecisato prima di spezzarsi in più tronconi. Nella sciagura sedici persone sono morte e 23 si sono salvate.
Oltre all'immagine diffusa dagli avvocati baresi Davide Romano e Nicola Persico per conto del segretario nazionale della Uiltrasporti piloti, Marco Veneziani, che da lontano mostra un apparecchio galleggiante che sembra integro, ce ne sono tante altre, di maggior impatto emozionale. Sono state scattate da più vicino, e sono caratterizzate - sottolinea Romano, che insieme con il collega ne ha viste alcune - dal fatto che «l'aspetto umano emerge nella sua drammaticità».

Riprendono i passeggeri, disperati, che cercano di salire sulle parti del velivolo che nel frattempo si sta smembrando, per mettersi in salvo. Sono in attesa che sul luogo dell'ammaraggio, già raggiunto via aria dai soccorritori (alcuni di loro hanno scattato le foto), giungano via mare le unità di soccorso.

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