Aveva ragione Ranieri: «Se loro vogliono perderlo...». Bene, lInter sta facendo di tutto per regalarci un po di thrilling. Letto nei numeri, la Nerazzurra si sta fortemente impegnando e le altre due si adeguano. Il Milan ha fallito il primo sorpasso e, magari, se ne pentirà nei secoli. La Roma attende viaggiando a fari spenti, ma a velocità da fuori serie. Ecco, la sorpresa più incuriosente del girone di ritorno è proprio questa: la Roma era partita con 13 punti di distacco e oggi è in testa a quattro classifiche su cinque fra quelle che gratificano e valorizzano un campionato. Nel ritorno non ha subito sconfitte, è in testa al numero di successi (7), ha il miglior attacco, ha realizzato il maggior numero di punti, ha perso qualche colpo solo nei gol incassati: le sarebbe bastato non subire i tre di Livorno per posizionarsi in trincea con Samp e Milan (7). E, in effetti, il pari con la squadra di Cosmi potrebbe trasformarsi nel rimpianto dei sogni perduti, dannoso quanto l1-1 dellultimo Milan col Napoli.
Ma sono ipotesi. La realtà dice che oggi il vero, preoccupante, avversario dellInter sta a Roma. Lo confermano i numeri che non sono materia assoluta, ma ogni tanto aprono un varco alla realtà. O alle sorprese. Per esempio, infortunio di Nesta a parte, tutti diciamo che la difesa del Milan non è proprio un mostro di garanzia. Invece lInter... con Samuel, Lucio, Cordoba ecc... Bene, lInter ha subito solo un gol in meno rispetto ai rossoneri e, nel ritorno, il Milan veleggia con il minor numero di gol incassati, con Catania e Sampdoria.
Se poi qualcuno crede che contino di più le reti realizzate, ecco che la Roma risponde al quesito: sette gol di differenza con lInter valgono la sua rimonta e mettiamoci anche limportanza dei gol pesanti. Mirko Vucinic è un cannoniere doro, benché un po snobbato: le sue nove realizzazioni hanno portato ben 13 punti, gol tutti decisivi. Parliamo di classifica, reti, successi e guardiamo poco alle sconfitte perché con i tre punti tutto si semplifica: vale il gioco dattacco, ma pure la capacità di tener botta quando si segna. La Roma ha realizzato sette vittorie su nove partite nel ritorno, ha il miglior attacco, si è dovuta districare fra tanti infortuni, ha ritrovato in Toni un cannoniere ad uso garantito. Che poi la squadra fosse superiore a quanto diceva la classifica sta diventando evidente. Chapeau a Mourinho che non ha mai smesso di contarla fra le più forti.
Messo tutto nel frullatore, se ne deduce che la voglia nerazzurra di rendere più interessante il campionato e la sua scarsa abitudine a sentirsi addosso gli inseguitori, potrebbe favorire la Roma più del Milan. Contano pure gli infortuni: il Milan sta pagando pesante, la Roma sta perfino recuperando Totti, lInter ha disponibili due squadre, ma un solo Sneijder e il caso Balotelli è un autogol. La Champions darà una mano alle inseguitrici e potrebbe essere lunica consolazione per esserne uscite troppo presto dallEuropa. Poi tutto spetterà ai rispettivi tridenti.
Sì, anche se qualcuno finge di non accorgersene, non solo lInter vive di tridente. Quello del Milan è certamente più rischioso, quello della Roma si adegua alla estemporaneità degli infortuni. Poi, certo, sabato lOlimpico canterà: Roma non fa la stupida stasera... E vedremo chi stonerà.
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