In poco più di una settimana era riuscito a mettere a segno per certo, una dozzina di rapine sempre ai danni di parrucchiere. Per altri sei colpi invece mancano le conferme, ma il sospetto dei carabinieri è che ad agire possa essere stato sempre lo stesso rapinatore. Il quale, convinto di avere dalla sua parte la buona stella, ha continuato imperterrito a colpire sempre a viso scoperto e sempre con laiuto dello stesso coltello, con il quale minacciava le vittime.
La sua carriera criminale però è durata poco: laltra mattina è stato arrestato proprio mentre si accingeva ad entrare armato, nellennesimo negozio a Garbagnate Milanese. Daltronde, anche come rapinatore era piuttosto pigro, nel senso che aveva poca voglia di spostarsi. Ed infatti un una settimana ha colpito ad Arese, Cesate e Bollate, comuni quasi confinanti con Garbagnate, dove il balordo abita.
Entrava nei negozi poco prima della chiusura mattutina e poi impugnando il coltello e spintonando le titolari, riusciva ad arraffare i soldi della cassa. Mediamente 150 euro a colpo. In una sola occasione, per integrare un bottino scarso, sulla via della fuga ha pensato di rifarsi, minacciando e derubando alla stazione Serenella di Garbagnate una signora in attesa di prendere il treno.
Dalle vittime sempre la stessa descrizione, che ha finito col concretizzarsi in un identikit.
«Ama» le parrucchiere: ne rapina 12 in sette giorni
Balordo preso al tredicesimo assalto. Agiva sempre a fine mattinata, armato di coltello e a volto scoperto
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