Sulla rotta Roma-Dakar per chiudere una pagina imbarazzante: alcuni dirigenti di Ama International stanno per volare in Senegal per sedersi intorno a un tavolo con i rappresentanti del locale governo e dichiarare terminata la sfortunata esperienza di Ama Senegal, possibilmente limitando i danni. Lo rivela il senatore di An Andrea Augello, il primo a denunciare le anomalie della branca estera della spa comunale e le magagne del contratto per la raccolta rifiuti nella capitale africana. A curare la exit strategy e tentare di salvaguardare limmagine della società con la spedizione a Dakar è lamministratore delegato di Ama, Domenico Tudini, che cercherà di condurre in porto il non facile negoziato con il governo senegalese e risolvere le morosità con i fornitori locali della branca africana della sua azienda.
Ma i guai per Ama Senegal non sarebbero finiti. E ad accrescerne lelenco avrebbe provveduto addirittura un dirigente della stessa società. «Si apprende da fonti senegalesi - spiega infatti Augello - che la Dic, ovvero lautorità di polizia giudiziaria di Dakar, ha ricevuto una denuncia circostanziata contro il management di Ama Senegal a firma, nientemeno, di un dirigente di Ama International». Luomo, rivela lesponente di An a Palazzo Madama, sarebbe «il dottor Laimer Armuzzi, che fu inviato in Africa con funzioni ispettive dal presidente Tabacchiera dopo la presentazione del dossier denuncia, a mia firma, sullo scandalo di Ama Senegal. Nonostante le smentite degli scorsi mesi, il dirigente non solo ha accertato la fondatezza dei nostri rilievi, ma ha ritenuto inevitabile rivolgersi alla polizia. Segnalando tra laltro, lappropriazione illegittima di nove autocarri di proprietà della società da parte di soggetti privi di qualsiasi titolo per utilizzarli». Ma Armuzzi, insiste ancora Augello, avrebbe fatto di più, inviando a Roma «una serie di relazioni sulla situazione finanziaria e organizzativa della società. Così alle indagini della Dic sulle emissioni di tratte e assegni privi di copertura si aggiunge adesso la necessità di fare chiarezza sulla denuncia presentata dallemissario di Tabacchiera, nel frattempo rientrato prudentemente in Italia.
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