Amarcord Rispunta l’Unione Torna la «Canzone popolare»

«Alzati che si sta alzando la canzone popolare». Rosy Bindi è stata appena proclamata presidente del Pd e subito parte una delle colonne sonore più amate dal popolo democratico. La voce di Ivano Fossati invade la Fiera di Roma e la Bindi non riesce a resistere al ritmo della ballata, sorride, si guarda intorno e improvvisa un doppio passo, un colpo di anca, un accenno di febbre del sabato sera. È suo il primo ballo di questa nuova stagione, peccato che la musica sia sempre la stessa. Tutto in fondo è cominciato con la solennità un po’ tardo sovietica dei dirigenti in fila sul palco che s’impappinavano sull’Inno di Mameli. Qualcuno perdeva la chioma, qualcun altro bluffava con un rozzo playback che sa molto di pesciolino rosso nella boccia rotonda, la bocca che si apre e si chiude a casaccio mentre la musica va per conto suo, tutti finto commossi, finto convinti, finto italiani, con la mano aperta sul petto e il mento dritto all’orizzonte. Un blogger delegato, Claudio Alberti, racconta la sua esperienza: «La Nuova Fiera di Roma è, per un romano, una delle cattedrali del veltronismo che fu. È curioso che proprio qui, dunque, debba tenersi l'assemblea che dovrebbe essere per Veltroni quello che il XX Congresso del Pcus fu per Stalin. È questo il mio primo pensiero, quando parcheggio la macchina e mi dirigo verso il padiglione che ospita i lavori dei 3000 delegati. Chiedo previsioni sulla giornata a tutte le facce conosciute, e non riesco a trovarne neanche una che lasci trasparire il minimo ottimismo. Una truppa di africani prova in tutti i modi a vendermi una copia de Il Manifesto, ma non mi trovano dello spirito giusto, e ad uno rispondo con un quasi leghistico “Leggitelo te, il Manifesto”...». È lui il più lucido in questa giornata.

Bersani ha voluto a tutti i costi che il «dj democratico» diffondesse la canzone che sente più sua. È «Un senso» di Vasco Rossi. È la scelta giusta: Voglio trovare un senso a questa situazione/Anche se questa situazione un senso non ce l’ha».

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