Gli ambientalisti: «Giù le mani da Villa Ada»

Non è bastata la mobilitazione di quaranta importanti associazioni ambientaliste, fra cui Wwf e Italia Nostra, né una petizione popolare promossa dal comitato cittadino «Amici di Villa Ada» che ha raccolto più di mille adesioni per scongiurarne la costruzione. Il museo europeo del Gioco e del Giocattolo, all’interno dello storico parco di Villa Ada, si farà. A dare parere favorevole è stato il consiglio comunale, il 19 luglio scorso, mentre la deroga al piano regolatore è stata approvata in aula Giulio Cesare il 20 agosto. Ma le associazioni ambientaliste non si arrendono e preparano un esposto alla magistratura per violazione dei vincoli archeologici e ambientali e per una verifica dell’iter amministrativo che ha portato all’approvazione del progetto. Ad annunciare l’iniziativa giudiziaria è stata ieri l’avvocato Vanessa Ranieri, presidente di «Villa Ada Green», che nella sede nazionale del Wwf ha illustrato alla stampa le trasformazioni che interessano la storica villa e «le sconcertanti scelte che vogliono cubature invasive nel cuore di una delle aree più belle della capitale».
Le associazioni presenti all’incontro hanno puntato il dito contro «nuove costruzioni, aumenti di migliaia di metri cubi ex novo per la realizzazione di bar, ristoranti, una sala polivalente per conferenze, proiezioni e spettacoli, un centro di cultura ludica destinato anche ad aste pubbliche, attività commerciali per la vendita di gadget e pubblicazioni relative al museo, un parcheggio per centinaia di auto».
Nuove cubature, dunque, per un totale di 15mila metri quadri ed un investimento di ben 15 milioni di euro, che «sottoporranno il parco a un uso intensivo - ha denunciato il presidente della sezione Lazio di Italia Nostra, Raniero Maggini - mettendo a rischio il patrimonio naturalistico della villa». Forte preoccupazione è stata espressa inoltre da Fulco Pratesi, presidente onorario del Wwf, secondo cui «la costruzione di nuove metrature all’interno di un parco storico crea un pericoloso precedente. Non c’è motivo di fare un altro museo in un’area già densamente occupata da poli culturali, sarebbe opportuno realizzarlo in periferia». Presente all’incontro anche il consigliere comunale di An, Luca Malcotti, che ha ribadito la contrarietà dei partiti di opposizione al progetto portato avanti dall’amministrazione comunale perché troppo invasivo. «Veltroni e l’assessore alla Cultura, Silvio Di Francia - ha spiegato Malcotti - hanno dichiarato che i soldi che si spendono per il museo del Giocattolo serviranno per riqualificare Villa Ada.

Ma questa argomentazione è falsa, perché in sede di dibattito consiliare abbiamo evidenziato che i fondi che vengono utilizzati sono quelli per “Roma Capitale”, destinati proprio alla riqualificazione di Villa Ada». «La verità - ha concluso il consigliere di An - è che si stanno utilizzando quei soldi per costruire il museo del Giocattolo, e non il contrario».

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