Ambiente, bandiera nera a Imperia e le «vele» a 38 località della Liguria

Liguria a due facce dal punto di vista ambientale: lo sostiene Legambiente che ha scelto Genova per l’avvio della campagna nazionale Goletta Verde. Bandiera nera assegnata a Imperia che, unica in Italia, è «priva di impianti di depurazione» e perché lì è in «costruzione un megaporto turistico», mentre, per contrappeso, 38 località sono state premiate con le «Vele» della Guida Blu.
Le criticità del mare e delle coste della Liguria sono state presentate ieri mattina da Rossella Muroni, direttrice generale di Legambiente, Stefano Sarti, presidente regionale Legambiente, e Santo Grammatico, coordinatore generale di Legambiente Liguria.
Le analisi dei biologi di Goletta Verde, che hanno mappato la situazione della regione, hanno individuato i punti critici locali, mettendo in evidenza una situazione allarmante che vede la gran parte dei siti rilevati «fortemente inquinati». Le criticità maggiori sono state riscontrate presso corsi d’acqua minori e torrenti. Critica anche la situazione nella provincia di Genova, dove tutti i quattro punti di rilevamento presi in considerazione risultano caratterizzati da un forte inquinamento».
Anche la provincia della Spezia presenta una situazione poco felice: sono risultate molto inquinate le foci di molti rivi e torrenti. Tre dei tredici punti messi sotto accusa si trovano in provincia di Imperia, a Ventimiglia, nei pressi della Foce del fiume Roja, a Taggia, in località Arma di Taggia, in prossimità del Torrente Argentina, (Via Aurelia Levante), e nella città di Imperia stessa, in località Borgo Peri, precisamente presso la Foce Rio Santa Lucia in prossimità della spianata Padre Cristino da Oneglia, in via Andrea Doria.
«I rilevamenti effettuati quest’anno confermano l’allarme dello scorso anno per quanto concerne la situazione delle foci dei nostri fiumi e torrenti - ha sottolineato, in particolare, Grammatico -.

Chiediamo un maggiore impegno da parte dei comuni costieri per quanto riguarda le attività di depurazione e al contempo, riteniamo necessario che venga svolta una ricerca approfondita sulla situazione di tutti gli scarichi fognari regionali, che dia delle garanzie attendibili sulla qualità sanitaria delle acque».