Ambulanti «Tursi ascolti solo l’Aval»

Giuseppe Occhiuto, presidente dell’Aval, l’associazione che raggruppa 358 ambulanti, prosegue lo sciopero della fame per convincere il Comune a tenere conto delle istanze presentate dal suo sodalizio. E intanto dà conto dell’incontro avuto qualche giorno fa con il neo assessore comunale alle Attività produttive, Giovanni Vassallo. Un summit al quale sono state invitate anche Ascom e Confesercenti che, secondo Occhiuto, non sarebbero rappresentative della categoria e avrebbero avuto, nei confronti dell’assessore, un atteggiamento inconcludente. «Solo noi dell’Aval - afferma - abbiamo presentato rivendicazioni importanti, come la revisione della tariffe per l’occupazione del suolo pubblico, in Liguria tra le più care d’Italia, e lo spostamento al 30 ottobre della prima rata del canone per i plateatico».

Nel suo atto d’accusa contro Ascom e Confesercenti, Occhiuto ricorda di aver chiesto al Comune che Aval sia chiamata come unico interlocutore per le trattative pro ambulantato e ha lanciato nuovamente l’allarme sulla crisi economica che sta interessando anche il settore del commercio ambulante. «La speranza - annota i presidente Aval - è che il Comune accolga le nostre richieste. Il rischio è la chiusura di centinaia di attività e la perdita di almeno 2400 posti di lavoro».

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