Presidente ad Amga Genova e amministratore delegato ad Aem Torino, o un presidente super partes e due ad da dividere equamente tra le due societa? Questo è il dilemma. Ma è ancora il più piccolo, anche se il personaggio autorevole e indipendente che piaccia alle due amministrazioni forse cè ma non è ancora venuto a galla. Il dilemma più grosso è: come fare ad accontentare tutti con un consiglio di amministrazione che per forza di cose sarebbe meglio non raggiungesse il migliaio di componenti? Sembra così che lintesa Torino-Genova, che veniva data in dirittura darrivo già per linizio di questa settimana, debba ancora aspettare un po. Nel frattempo si discuterà sul numero e sulla composizione del cda della società che nascerà dalla fusione, come pure si potrà limare quel poco di distanza che ancora esiste sulla questione dei concambi. Ma tutti concordano sul fatto che questa è la questione minore e che sui concambi un accordo è ormai a portata di mano. Insomma: i sindaci sono riusciti a dare una spinta a una trattativa che sembrava definitivamente arenata. La lettera con il protocollo di intesa è arrivata a Genova, appena si sbloccherà la questione del cda tornerà a Torino. Per il momento resta sotto la Lanterna. Piuttosto, limprovvisa accelerazione della trattativa tra Torino e Genova ha messo in allarme Aosta, che dopo le difficoltà liguri-piemontesi sembrava in pole position per stringere un accordo con Aem.
Così lunedì cè stato un gran giro di contatti che ha coinvolto sindaco di Torino e presidente della Regione Valle dAosta, oltre ai direttori generali delle due società. Conclusione: rassicurati gli aostani, le trattative vanno avanti di gran lena. \- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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