da Roma
«I problemi li abbiamo trovati, non creati». A pochi giorni dal blitz di 10 ore a Washington, il ministro degli Esteri Massimo DAlema è tornato sulle questioni cruciali del rapporto bilaterale Roma-Washington come il caso Calipari, Guantanamo e i voli Cia per sottolineare, parlando ieri alla stampa estera, come sia «sbagliato e strumentale considerare il nostro governo fattore di conflitto con gli Stati Uniti» visto che dora in poi si seguiranno due criteri: «Lamicizia con gli Usa e la sovranità italiana».
Interrogato dai giornalisti stranieri accreditati a Roma, dopo aver messo in rilievo «latteggiamento di grande rispetto» trovato nella Rice e in Hadley, il vicepremier ha precisato che il caso Calipari non è stato aperto dal governo di centrosinistra e che, sulla chiusura di Guantanamo, lui si è limitato a ricordare a Washington una «posizione assunta allunanimità dai ministri degli Esteri Ue».
«Amici degli Usa ma difendiamo la nostra sovranità»
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