Amici, i blu sotto i riflettori con l'immunità e un monello

Stasera su Canale 5 la quinta sfida. I bianchi sembrano svantaggiati mentre su Pedro, ballerino blu, aleggia una sanzione disciplinare

Ormai è guerra: Pedro contro Garrison. L'ostaggio è Domenico, pupillo del coreografo americano, andato troppo in là nelle preferenze dell'insegnante e di altri colleghi, senza meritarlo. Di mezzo c'è anche Maura Paparo che non lo ama ma non lo dice. Lui, sfrontato come pochi altri, ma sensibile, si agita e combina i guai. I bianchi hanno capito che è lui l'anello debole della catena blu e insistono. Stasera, Gara-cinque ad «Amici» (condotto da Maria De Filippi su Canale 5 alle 21.10) e nel mirino c'è proprio lui, Pedro, il ballerino blu che viene da Cuba ma abita a Torino. Nell'ultima esercitazione, sotto il fuoco di fila delle critiche targate Maura-Garrison, Pedro è crollato. Dopo l'ennesima rimostranza è esploso, lui non sempre impeccabile nella nostra lingua, in un italianissimo gesto dell'ombrello con tanto di dito medio alzato. Apriti cielo. Chiesto immediatamente un provvedimento disciplinare che potrebbe tradursi in un gap per i blu o in una sospensione per il ragazzo, che con quel maleducato saluto aveva lasciato la sala. Tutto era nato dalla cosiddetta prova incrocio che consiste in un'esibizione che una squadra programma agli avversari puntando, verosimilmente, su un tallone d'Achille dei rivali. I blu hanno chiamato Mario, cantante bianco spesso in ombra ma ciononostante ai vertici della classifica, a cantare «Isn't she lovely», brano celeberrimo quanto difficilissimo, recentemente intonato da Valerio che si è attirato le pesanti critiche dello stesso Mario. Ebbene, hanno pensato i blu, ci faccia vedere quanto è bravo lui. Dall'altro versante i bianchi, imbeccati da Alice che vede in Pedro l'uomo capace di farle ombra, decidono di chiamare proprio il ballerino cubano a un'esibizione di hip hop per lui poco congeniale. L'intento sotterraneo è anche quello di smascherare l'insegnante di Pedro, Alessandra Celentano, che del suo pupillo ha sempre sbandierato l'indiscussa versatilità. Una encomio dolente per le orecchie della bionda Alice che, con un pizzico di raffinata cattiveria voleva godersi la sfida e magari l'affondamento di Pedro. Quest'ultimo proprio nelle esercitazioni è crollato con i nervi dopo che anche Maura Paparo, personal trainer di Alice, aveva maliziosamente studiato numeri particolarmente difficili e poi stava insegnandoli al giovane blu. In due giorni, si sa, imparare un balletto che non è la propria specialità in modo da esibirsi a livello competitivo, non è facile. Da qui la tensione, le difficoltà, l'amarezza, il crollo e il gestaccio di Pedro. La Celentano, subito dopo aver rimproverato l'allievo per la maleducazione del gesto, ne ha scusato le motivazioni: la sfida, la tensione, il poco tempo e la posizione precaria di classifica. Nonostante l'agguato, la squadra blu sembra arrivare a Gara-cinque con una tranquillità psicologica maggiore di sette giorni fa. Merito forse della sfida stravinta per ottenere l'immunità, una carta che, in caso di sconfitta blu, potrà essere giocata per salvare chi ne ha più bisogno. I ragazzi sperano naturalmente di non dovervi ricorrere confidando in un nuovo trionfo e in un'eliminazione bianca. Si vedrà. In fibrillazione tra i blu ci sono Martina «la piccola Mina» e Pedro, entrambi nelle retrovie in classifica mentre gli altri navigano in acque di tranquillità quasi assoluta. Tra i bianchi trema invece Domenico, fanalino di coda dei dieci in lizza, mentre per i rimanenti, tutti molto mobili in graduatoria, il batticuore è assicurato. Non avranno neppure la carta dell'immunità quindi, se dovessero perdere saranno in balìa degli avversari. Tra i professori si profila l'ennesimo contrasto Celentano-Garrison con il coreografo americano a difendere la causa persa di Domenico, bravissimo nell'hip hop ma carente in tutto il resto, pur tuttavia osannato da Garrison che ne misconosce i difetti. Più equilibrata la Celentano che però, con il ballerino bianco sembra avere un fatto personale.

Più garbate le critiche sul fronte degli insegnanti di canto dove il duo Scalise-Di Michele contrasterà con la solita civiltà ed educazione le ferme convinzioni del povero Luca Jurman che dovrà guardarsi anche dagli strali avvelenati di Platinette. Insomma ce n'è per tutti i gusti, di qua e di là dalla scrivania della commissione. Ma i prof però non li eliminerà nessuno...

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