Parte domani dal Monviso, alle sorgenti del Po, la grande Festa dei popoli padani che culminerà domenica a Venezia. Con la grande attesa per il comizio di Umberto Bossi che per tredici anni ha tenuto vivo il rito dellampolla dacqua cristallina presa sui monti del Piemonte e versata nella Laguna veneta con la benedizione di San Marco. La prima volta fu quel 15 settembre del 96 quando a Venezia, al termine della prima grande manifestazione della Lega lungo il fiume, Bossi lesse la dichiarazione di «indipendenza e sovranità» della Padania. «La festa con il suo cerimoniale dellampolla - spiega il ministro per la Semplificazione Roberto Calderoli -, rappresenta da sempre il senso di unitarietà del Nord. E in questo periodo, mentre è in fase attuativa il federalismo fiscale e mentre alla ribalta cè la questione meridionale, è per noi importante ribadire con forza che esiste anche la questione settentrionale». Ancor più amplificata «in un periodo di crisi perché laddove, come al Nord, cè maggiore attività imprenditoriale, lì maggiori sono i riflessi e i problemi». Già pronta lagenda. «A Venezia - aggiunge - affronteremo anche il problema delle buste paga che devono essere più pesanti per i lavoratori, ma nel contempo non più gravose per i datori di lavoro».
La tre giorni dei militanti leghisti comincia domani a Pian del Re, nel Cuneese, con la tradizionale cerimonia di prelievo dellampolla dellacqua a cui parteciperanno sia Bossi che Calderoli. Poi a Paesana, in provincia di Cuneo, comizi in piazza Piave con il presidente della Provincia di Cuneo Gianna Gancia, il sottosegretario agli Interni Michelino Davico e il capogruppo alla Camera Roberto Cota («La festa si tiene dopo lapprovazione del federalismo fiscale. Ora si tratta di realizzare i decreti attuativi ma la riforma ha imboccato la strada definitiva»).
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