Amt taglia, paga soprattutto il Levante

Amt taglia, paga soprattutto il Levante

(...) operazione di «tagli selvaggi» ci ha pensato la diminuzione del traffico in città che sarebbe calato in due anni di circa il 30 per cento, così come l’utenza scesa di qualche migliaio rispetto agli anni precedenti. Ma il problema è molto sentito a levante tra i residenti di Quinto che pagano la razionalizzazione della linea 17 Nervi-Via Ceccardi, molto meno frequente rispetto a prima, dopo l’introduzione del 16 Quarto autostrada-Brignole che si alterna allo storico bus del levante. Il 17 in corso Europa viaggia sempre a pieno carico già prima delle fermate nella zona dell’ospedale San Martino, mentre il 16 viene praticamente snobbato dalla clientela per un capolinea alla stazione Brignole considerato scomodo per raggiungere il centro città. Questo in aggiunta al servizio del 15 per il quale l’utenza chiede il ripristino del capolinea a Caricamento, mentre oggi la linea si ferma in via Brigata Liguria. Il 15 era funzionale alle tante lavoratrici domestiche e badanti che durante il giorno si spostavano da ponente verso levante per il lavoro e che a sera facevano ritorno a casa: ora anche per loro muoversi con i mezzi diventa più difficile con cambi continui ed attese lunghe alle fermate.
L’azienda spiega che rispetto al servizio invernale dello scorso anno i tagli sono pari al 5 per cento considerati anche gli accorpamenti di più linee con una lunghezza maggiore: «Rispetto all’ultima settimana dell’orario estivo le segnalazioni per bus affollato si sono ridotte del 60 per cento e sono nella media del servizio invernale dell’anno precedente» scrive Amt in una nota ricordano che ci sono diversi modi per essere informati sulle nuove linee di percorso e gli orari: dal numero verde (800-085311), al servizio sms, fino ai depliant illustrativi.
Non dovranno nemmeno attendere alle fermate tutti i genovesi martedì prossimo visto che per il 27 settembre è previsto un nuovo sciopero di 24 ore dei dipendenti e autisti di Amt in polemica con la Regione Liguria per quelli che i rappresentanti sindacali considerano i modesti investimenti sul settore del trasporto pubblico. Saranno comunque garantite le consuete fasce di garanzia, per le ore restanti si potrebbe avere il 100 per cento dei mezzi in rimessa.

L’altro, vero, banco di prova per testare il nuovo orario dell’azienda di trasporto pubblico sarà a partire dall’1 ottobre con l’apertura del Salone Nautico: vedremo se l’aumento del flusso di traffico e anche di passeggeri, sarà sostenuto dal nuovo orario.

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