Ancelotti: «Siamo cresciuti stasera ve ne accorgerete»

Pari a Cremona, doppio «x» nelle due mini-partite con Juventus e Inter al trofeo Tim, beffato da un’autorete di Gattuso contro il Siviglia, infilzato per ben cinque volte dal Chelsea e sconfitto a Manchester dal meno quotato «City» nell’ultima amichevole: nove gol subiti, soltanto due quelli realizzati, entrambi griffati Clarence Seedorf, entrambi nell’impegno-lampo contro la Juventus. Numeri impietosi di questo zoppicante Milan d’agosto, parzialmente giustificati solamente dalle numerose defezioni - forzate o meno - nello spogliatoio rossonero: Ronaldinho e Pato a Pechino con la selezione olimpica brasiliana, Nesta bloccato dal primo giorno di preparazione, Borriello ancora fermo ai box, Kakà alle prese con un fastidio al ginocchio sinistro. Lista a cui bisogna aggiungere i vari Kaladze e Maldini più Emerson e Inzaghi che Ancelotti ha ritrovato solo da pochi giorni.
Questa sera arriva a San Siro la Juventus, la tempesta ancora non è passata, ma il «capitano» Ancelotti guarda avanti e cerca di intravedere il sereno dietro alle nuvole che da troppo tempo incombono sul suo Milan. «Non è una partita ufficiale - spiega il tecnico rossonero -, ma è un torneo importante al quale teniamo molto, considerando anche l'esito delle partite precedenti. Il Milan è cresciuto molto in questa settimana di lavoro e contiamo di farlo vedere sul campo». Riflettori puntati principalmente sulla difesa, settore che più volte ha scricchiolato in questo avvio, settore dove Ancelotti confessa il possibile arrivo di un rinforzo - dopo le partenze in settimana di Simic e Digao -, settore dove il dirottamento di Ambrosini può essere solo eccezione e non regola. «Non avendo attaccanti a disposizione in questo momento possiamo lavorare solo con il reparto dei difensori e dei centrocampisti, concentrandoci sulla fase difensiva e sul recupero della palla. Spero che si possa vedere qualcosa di più rispetto alle uscite precedenti e che si giochi una partita applicata e attenta». Il Milan ha comunque la volontà di rinforzare il reparto: la trattativa con il Chelsea per Ivanovic sembra arenata, inizia a circolare il nome del blaugrana Marquez. «Abbiamo bisogno di un giocatore bravo e non di un ripiego. Marquez è un giocatore che ha grande esperienza, è un ottimo difensore e un giocatore con queste caratteristiche, credo, che il Barcellona non lo venda», le enigmatiche parole di Ancelotti.
In attacco, insieme a Paloschi - unico centravanti disponibile in questo avvio di stagione - tornerà a scalpitare Filippo Inzaghi, finalmente recuperato, probabilmente in campo dal primo minuto. Capitolo portiere.

Con Kalac momentaneamente autoeliminatosi dalla corsa a tre dopo le papere contro il Chelsea, spazio a Dida e Abbiati, «giocheranno un tempo a testa». L’esordio contro il Bologna si avvicina a lunghi passi e questo Milan ha bisogno di iniziare a correre. E a vincere.

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