Roberto Filibeck
È il caviale uno dei prodotti più importati illegalmente in questo periodo allaeroporto di Fiumicino. A confermarlo sono il numero di ingenti sequestri avvenuti nello scalo romano da parte del Nucleo Cites del Corpo forestale dello Stato. Quasi tutti i giorni sono numerosi i passeggeri, alcuni inconsapevolmente, altri per scopi di lucro, che tornano in Italia dalla Russia o dai Paesi dellEst, con chili e chili di caviale nascosto nelle valige. A confermarlo è il comandante del Nucleo Cites di Fiumicino. «Sul caviale cè una franchigia dimportazione di 250 grammi per i cittadini comunitari: quindi fino a tale quota non cè problema - spiega Domenica Tedesco, il comandante del Nucleo di Fiumicino -. Quando la si supera, però, bisogna presentarsi agli uffici del ministero dellAmbiente del paese di partenza, ad esempio russo o iraniano, e farsi rilasciare il permesso desportazione. Capita spesso, invece, che passeggeri in arrivo dalla Russia ne portino con sé quantità maggiori: così quando arrivano in dogana o ai nostri controlli, vengono fermati e possono incorrere in una sanzione pesante, fino a oltre 2000 euro».
Ma non è solo il caviale ad essere importato illegalmente in Italia. Sono tanti, infatti, i turisti che vengono fermati nellaeroporto con «souvenir» illegali il cui commercio viene bandito o regolamentato dalla Convenzione di Washington. Tra le operazioni più significative compiute di recente allo scalo romano dal Nucleo Cites del Corpo forestale figura quella relativa al sequestro di 200 chili di corallo rosso provenite dal Brasile. Gli uomini del Corpo forestale dello Stato lo hanno scoperto dopo un accurato controllo su una spedizione, nel settore delle merci. Sulla bolla di riferimento delle 4 casse destinate a un commerciante, la merce era indicata come «rocce»; ma quando gli investigatori hanno aperto i contenitori si sono resi conto che si trattava di una specie di corallo protetta. Proprio per questo anche questanno prende il via al Leonardo Da Vinci la campagna di sensibilizzazione contro il traffico illegale di animali e piante, realizzata dal ministero dellAmbiente e della Tutela del territorio, in collaborazione con il Corpo forestale dello Stato, lAgenzia delle Dogane e Aeroporti di Roma, la società di gestione degli scali di Fiumicino e Ciampino. Servirà a informare i turisti sui comportamenti da adottare quando si recano in determinati luoghi esotici, dai quali spesso accade che tornino in Italia riportando merce in apparenza banale, come oggetti artigianali realizzati in avorio, legno, con pelli di animali, conchiglie, coralli, piante, la cui importazione, però, è severamente vietata e/o regolamentata dalla Cites, acronimo di Convention on international trade in endangered species of wild fauna and flora. Si tratta dellapposita Convenzione sul commercio internazionale di specie di flora e fauna selvatiche protette o minacciate di estinzione, che si pone come obiettivo primario la loro tutela sia perseguendo la protezione totale, sia vietando il commercio internazionale di oltre 800 specie di animali e piante e il controllo di altre 30mila.
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