(...) degenerazioni del pensiero umano, presente non solo nella ferocia del nazismo, ma anche in un razzismo scientifico buonista dell'800 che giustificava colonialismo e sfruttamento come una tutela di chi ha un fratello handicappato e gli vuole evitare guai. Il delirio ideologico della sinistra cittadina riprende appunto questa «bella filosofia», ritenendo i Rom incapaci di comprendere l'utilità degli asili nido e dell'istruzione scolastica in generale. In altre parole geneticamente inidonei di affetto e tutela della propria prole. Negando di fatto esclusivamente a quell'etnia la capacità (o istinto) comune non solo a tutto il genere umano, ma anche degli animali superiori. La delibera in oggetto infatti afferma che i servizi scolastici sono totalmente gratuiti soltanto per le famiglie dei «Nomadi». Quindi secondo la giunta Vincenzi e quelle precedenti gli Zingari sono «razzialmente» non all'altezza ad esibire un attestato con il proprio reddito anche se richiesto per il bene dei propri figli, e per rimediare a questa «carenza razziale» ai bimbi nomadi viene offerto l'asilo gratis, con la sola ed unica giustificazione di far parte di un gruppo etnico composta da adulti «handicappati»; a prescindere dal reddito, dal reale lavoro svolto dai genitori e in generale dal degrado ambientale nel quale effettivamente i bambini crescono. Con la conseguenza che il comune ha offerto assistenza anche ad alcune famiglie Rom «scoperti» successivamente dai carabinieri con conti correnti milionari. Oppure usufruiscano dell'asilo gratis anche famiglie di Nomadi con entrambi i genitori con un lavoro a tempo indeterminato. Non ci stupisce che i provvedimento del Ministro Maroni e del Giunta di Genova vengono visti in termini opposti dalla politica: per la sinistra il provvedimento del comune è figlio «della cultura solidare», per me invece è ottusa demagogia; così come il decreto Maroni per la sinistra è un fatto «gravemente repressivo», mentre per il centro-destra è un mero provvedimento sulla sicurezza e viene messo in atto proprio per il bene di tanti bambini nomadi schiavizzati. Ma questi sono appunto giudizi politici ed ognuno a diritto di dire la sua; se però la sinistra si sposta sul terreno minato del razzismo rischia un autogol. Perché dietro la gratuità degli asilo nido o degli aiuti economici a pioggia c'è palesemente una concezione aberrante e razzista, che ritiene i destinatari di tali privilegi una razza inferiore incapace di civilizzarsi. Pertanto la Vincenzi e soci dovrebbero riflettere prima di promuovere una manifestazione contro il razzismo per il prossimo 20 luglio.
La pagliuzza nell'occhio altrui e la trave nel proprio è qualcosa che la sinistra non riesce proprio ad imparare, ma almeno chi pretende di governare la nostra Città lo faccia con un minimo di decenza e di autocritica.*Consigliere Comunale
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