Anche in Europa il Milan non c’è: il Bayern vince 4-1

Leonardo le sta provando proprio tutte per cercare di curare i malanni di questo Milan. D’altronde l’aveva detto che sarebbe stata un’estate di esperimenti: dal 4-3-3 di Los Angeles, è passato al 4-3-1-2 delle restanti partite statunitensi, per finire al 4-4-2 di ieri sera. Purtroppo per lui, il risultato è stato pressoché identico. Ci ha provato anche con i giovani, mandati in campo dall’inizio uno alla volta per evitare imbarcate abissali dettate dalla scarsa esperienza. Prima Di Gennaro, quindi Zigoni, infine Abate. Ma, anche qui, nessuno di loro ha mai impressionato fino in fondo. Ora lo score è allarmante: con il 4-1 di ieri sera, davanti a rivali più o meno titolate i rossoneri hanno perso quattro volte in 5 partite.
A parziale scusante dei rossoneri c’è solo la stanchezza per un tour de force che ha portato il Milan a giocare la quarta partita in una settimana, senza contare i continui trasferimenti e i passaggi di fuso orario tra Los Angeles, Boston e Monaco: il rischio più grande è quello di arrivare al derby di fine agosto con le batterie già scariche. Ma già oggi (ore 18.30) i rossoneri saranno nuovamente in campo con il Boca Juniors, sconfitto per 2-1 dal Manchester United. E in 24 ore le pile non si saranno per nulla ricaricate, anzi.
Il Milan di quest’estate si era aggrappato alle invenzioni di Ronaldinho, uno dei migliori negli Stati Uniti, tradito dalla stanchezza all’Allianz Arena. Ha perso palla nel gol del vantaggio tedesco e non ha mai inciso una volta nei 45 minuti che Leonardo l’ha lasciato in campo a fianco di Pato. Anche nella scelta dei due attaccanti iniziali (Dinho e Pato) Leonardo ha voluto forse mandare un nuovo, ennesimo, messaggio alla società: una prima punta vera e propria a questo Milan serve eccome. Prova ne è che i rossoneri vanno in gol solo grazie alla punizione di Pirlo, a dispetto delle diverse azioni dei bavaresi che oltre al poker mettono alle corde il Milan sotto ogni aspetto.
Così si continua a lavorare sul mercato per cercare di accontentare sia il presidente Silvio Berlusconi, che non vuole più giocatori 30enni, che il tecnico Leonardo. E per sistemare una rosa evidentemente al limite della sufficienza. Il Chelsea ha dovuto incassare un primo no per Pirlo: l’offerta fatta al Milan di una decina milioni di euro più il cartellino di Pizarro è stata ritenuta troppo bassa dai vertici rossoneri che dalla cessione del centrocampista vorrebbero incassare non meno di 30-35 milioni di euro.

Tutto è quindi apparentemente fermo: finché non si sbloccherà la situazione su Pirlo, il Milan non potrà guardarsi intorno: «Luis Fabiano lui non arriverà - la battuta del legale Cantamessa - così come non ci sono novità per Huntelaar, ma devo riconoscere che non so nulla del budget a disposizione del Milan per il mercato».

FIORENTINA KO Sconfitta anche per i viola, battuti per 3-0 dal PSG nel «Memorial Artemio Franchi». Reti peri i francesi di Erding, Giuly e Luyindula.

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