Anche con la Gerini desnuda un «Viaggio» nella noia

Viaggio segreto, liberamente tratto dal romanzo Ricostruzioni di Josephine Hart, è uno di quei tipici film «gravi», che dovrebbero scavare nell'anima dei protagonisti e quindi dello spettatore. Ecco allora il protagonista (Alessio Boni) con i ricordi dell'uccisione della madre, il viaggio segreto di ritorno nella natia Sicilia, la rielaborazione del lutto sulle ceneri d'un passato che è sempre presente ma mitigato dall'incontro con Anna (Donatella Finocchiaro). La sorella, interpretata da Valeria Solarino, sta a guardare: criptica, misteriosa e morbosa (trascorre le giornate, nuda per casa, sfregandosi al fratello). Ma siccome c'è sempre del marcio in famiglia, il cattivo esempio viene proprio dalla madre perennemente desnuda (Claudia Gerini), intenta a copulare compulsivamente col marito (Marco Baliani). Ma quando è troppo, è troppo. Per i figli ma anche per lo spettatore che, caso più unico che raro, si chiede se le gentili signore possano rivestirsi. Roberto Andò per raccontare quest'intricato tessuto emotivo sceglie una messa in scena teatrale che appesantisce, volendo essere ancora più drammatica, l'intera struttura narrativa. Il risultato è uno scollamento tra il film e lo spettatore che non è mai veramente coinvolto anche perché distratto dalla micidiale musica onnipresente. C'è poi la direzione degli attori, utilizzati come marionette, preordinati nei movimenti, schematici nell'esecuzione.

Si salva solo Donatella Finocchiaro che con pochi tratti delinea un personaggio molto più grande delle poche scene che le vengono concesse. Mentre sono troppe quelle per l'inebetito Emir Kusturica.

VIAGGIO SEGRETO (Italia 2006). Di Roberto Andò - Con Alessio Boni, Valeria Solarino, Claudia Gerini, Donatella Finocchiaro, Emir Kusturica - 103 minuti

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