Medicina

Anche i calciatori scendono in campo contro il grave pericolo melanoma

Negli stadi di serie A e B, i calciatori sono scesi in campo reggendo grandi striscioni con la scritta «Metti il Melanoma in Fuorigioco». Tutti insieme, in una partita per la vita: quella a sostegno della ricerca contro il tumore maligno della pelle. Una partita a cui tutti possono partecipare, con donazioni presso le filiali del San Paolo Banco di Napoli (cc 1000/13276 - abi 01010 - cab 03400). Promotore dell'iniziativa è stato Paolo Ascierto, ricercatore oncologo dell'Istituto tumori Pascale di Napoli e presidente dell'Imi (Intergruppo melanoma italiano), fondato nel '98 e punto d'incontro multidisciplinare per tutti coloro che combattono questa terribile neoplasia.
«Il melanoma è un tumore aggressivo, responsabile del 2% di tutti i tumori, del 5% di tutte le neoplasie cutanee, ma del 65% delle morti per cancro della cute. La causa principale di morte -precisa Paolo Ascierto - è legata alla presenza di metastasi, la cui diffusione è un evento altamente probabile, ma non sempre evidenziabile. Negli ultimi 15 anni il numero dei casi è raddoppiato e si stima che a livello mondiale, nell'ultimo decennio, il melanoma abbia determinato 100.000 nuovi casi all'anno, con un aumento del 15% . In italia sono diagnosticati 7.000 nuovi casi e registrate 1.500 morti. Nell'ultimo quinquennio i decessi sono stati 4.000 nei maschi e oltre 3.000 nelle donne».
La chemioterapia in combinazione con modulatori biologici della risposta immunitaria (Interferone, Interleuchina), ha percentuali di risposta efficace molto basse, con sopravvivenze del 10-20%.

Vi sono numerose ricerche che utilizzano vaccini terapeutici e anticorpi monoclonali; ma per ora senza un netto miglioramento della sopravvivenza.

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