Anche i sindacati protestano «Gli sgomberi fermi al palo»

I dati ufficiali dell’Aler, aggiornati al 31 di ottobre, parlano di 1,841 abusivi «consolidati» nel patrimonio proprio patrimonio e circa 1.145 nelle case popolari che gestisce per conto del Comune. Dove in tutto il 2010 aveva eseguito 471 sgomberi e (a due mesi dalla fine dell’anno) nel 2011 è ancora fermo a circa la metà, 225. Secondo la capogruppo del Pd Carmela Rozza il totale delle case occupate è ben più alta, una stima che traduce in 3.887 alloggi. Sulla base delle informative che Comune e Aler hanno fornito per vie e quartieri nel 2008 e 2009, sottratti agli sgomberi dichiarati dal gestore, è arrivata a disegnare la mappa del fenomeno. E abusivismo fa rima con alloggi sfitti. Qualche esempio? In centro risulterebbero occupati 36 dei 41 appartamenti popolari del Comune (Aler non ha case vuote), in zona 6 si contano 963 appartamenti sfitti e 735 casi di abusivismo, in zona 7 ci sono 733 case vuote ma gli occupanti sono addirittura di più, 738. «La sfida - osserva la capogruppo Pd - è ristrutturare e assegnare al più presto gli appartamenti liberi o non riusciremo a bloccare il meccanismo». Un’ottantina gli abusivi che si sono insediati nelle zone più «in», dove il Comune ha palazzi di proprietà, da via Pontaccio a via Palermo, Anfiteatro, Mercato, Statuto, Pasubio, corso XXII Marzo.
Ma (come ha anticipato il Corriere) in queste settimane si stanno moltiplicando gli assalti di alloggi sfitti da parte dei rom, che agiscono nella notte con metodi anche violenti e intimidatori (i residenti del Niguarda hanno denunciato minacce con i coltelli). «L’escalation di questi ultimi giorni fa pensare a un piano preordinato, bisogna procedere agli sgomberi. Ma anche la lentezza nelle assegnazioni porta a questi gravi atti» sostiene il consigliere provinciale del Pd Roberto Caputo. E sul tema casa, avverte la portavoce di «Giovani di frontiera Milano» (la rete dei giovani delle periferie) Silvia Davite, ex segretaria del Sunia, «mi sembra che da 4 mesi siamo fermi al palo». La fermezza dichiarata dalla giunta Pisapia sugli abusivi che delinquono? Se non se ne sono accorti, suggerisce di controllare due indirizzi: via Montecassimo 9 e via Val Cismon 2, «gli occupanti sono in carcere ma gli alloggi sono ancora a loro disposizione». Il Comune parla da mesi della commissione per valutare chi è in stato di necessità e ha diritto all’alloggio? «Non possiamo aspettare le lungaggini burocratica, prima che si formi la commissione, definisca i criteri e inizi a lavorare passeranno ancora mesi».

Occorrono «assegnazioni più veloci, meglio far firmare un pre-contratto evitando di lasciare gli alloggi vuoti troppo a lungo. Chi è sotto sfratto oggi intanto deve uscire, magari viene ospitato in albergo a spese del Comune e solo dopo 2-3 mesi viene appurato che ha diritto a rientrare. Una follia».

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