Cronaca locale

Anche Iacchetti all’Out Off «Sarò solo con un cane»

Presentata la nuova stagione del teatro: fra gli ospiti Rezza, Loris e Lucia Vasini

Miriam d’Ambrosio

Compie trent'anni il Teatro Out Off. E li compie in una nuova "casa", dove si trova già da un anno. Una casa molto simile a quella lasciata, ma più grande, con il doppio dei posti e l'intatta intimità.
Una cavea dominata dagli sguardi, fatta di grigio e azzurro, colori freddi accoglienti. Lo spazio teatrale di via MacMahon si anima da stasera con un'eccellente compagnia di danza contemporanea, quella Corte Sconta che vaga dal 1991 per l'Europa mietendo consensi.
Fino a domenica la compagnia di Laura Balis porta sulla scena Maggio. La prima coreografia nata sei anni fa, «aveva per protagonista una bambina di otto anni ed era il suo sguardo sul mondo degli uomini - spiega Balis - "Dimmi che sono bella" è una frase che ogni figlia vuole sentire dal proprio padre e ogni padre dovrebbe dire a sua figlia come riconoscimento di femminilità. Oggi la bimba protagonista, Giada Picci, è una quattordicenne, che sta in scena fuori da schemi recitativi o coreografici».
Dal 4 ottobre saranno in scena Antonio Rezza e Flavia Mastrella con la loro Trilogica, presenza consistente fatta di tre spettacoli: Pitecus (4-9 ottobre), creazione del 1995, Io del '98 (dall'11 al 16), colorato e divertente, e Fotofinish (18-30) dello scorso anno, delirio di un uomo e della sua solitudine combattuta a colpi di foto di se stesso. Rezza - Mastrella, creativi dal palcoscenico alla letteratura (Antonio ha scritto tre libri), alle arti visive (Flavia crea le sue sculture che lui veste e utilizza come partitura drammaturgica).
Nei primi giorni di novembre l'Out Off ospita parte di Masterclass, progetto del Piccolo Teatro, curato da Luca Ronconi, nato per favorire il teatro contemporaneo internazionale.
Da metà mese fino a data da destinarsi, ci sarà Enzo Iacchetti con Solo con un cane, monologo scritto e vissuto da lui. «L'abbiamo provato a Recanati e ha funzionato - dice Iacchetti - qui a Milano ci sembrava che il teatro più adatto a presentarlo fosse questo. In scena c'è un uomo (io) che decide di chiudersi in casa e di vivere soltanto con il proprio cane. All'inizio sembra che si separi da una convivente, in realtà lui si separa dalla sua coscienza».
Il 2006 si apre con Una specie di storia d'amore, prima produzione Out Off, dal 10 gennaio al 12 febbraio. Si tratta di due atti unici di Arthur Miller (uno è quello del titolo, l'altro è Non mi ricordo più niente), messi in scena da Lorenzo Loris che dice: «É un omaggio a Miller, scomparso da poco, uno spettacolo nato dalla collaborazione con Mario Sala e Elena Callegari, portato già all'Out Off da Antonio Syxty alla fine degli anni Ottanta. Sono storie di rapporti di coppia claustrofobici. Le altre produzioni sono la conseguenza di un rapporto che si è intensificato con la Scuola Paolo Grassi».
Carlo Goldoni torna a vivere con L'ultima sera di Carnevale, dal 21 febbraio al 19 marzo. Un testo poco rappresentato con tredici personaggi tutti ben definiti. La regia è di Loris e i protagonisti i ragazzi della Scuola Grassi. Tra freschi diplomati del 2005 e prossimi del 2006, si arriva a Maurice Maeterlinck (23 maggio - 11 giugno) con Pelléas et Mélisande (regia di Loris), tragica storia di un amore.
Maurizio Schmidt cura la regia di Tre sorelle di Anton Cechov, a chiudere la stagione. Un classico assoluto a cent'anni dalla morte.


Lucia Vasini, Daniela Piperno e Paolo Ciarchi portano Parti femminili di Dario Fo, Franca e Pia Rame e sono in scena dal 18 aprile al 14 maggio.

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