Cronaca locale

Anno nuovo, soliti aumenti. Sala stanga anche i morti

Dal primo gennaio gli aumenti dei servizi funebri. E Sala frena ma apre i dossier su musei, sport, mense

Anno nuovo, soliti aumenti. Sala stanga anche i morti

Dal primo gennaio anche morire a Milano costerà di più. Effetto dell'adeguamento Istat che la giunta Sala già alle prese con un buco da 80 milioni da coprire per chiudere il Bilancio di previsione 2023 ha deciso (ovviamente) di applicare a partire dall'anno nuovo. Il coefficiente è pari a 1,110 e gli aumenti varieranno da pochi euro a stangate da mille a 10mila euro a seconda dei servizi funebri e cimiteriali richiesti.

Qualche esempio? Il prezzo del servizio funebre convenzionato rispetto al 2022 passa da 1.484,08 a 1647,33 euro, il trasporto immediato della salma da 59,81 a 66,39 euro e la vestizione da 131,60 a 146,08. La cremazione della salma di un non residente deceduto fuori Milano costerà quasi 60 euro in più (da 519,13 a 576,23 euro), la dispersione delle ceneri nei cimiteri cittadini passa da 105,86 a 117,50 euro, un loculo cinerario crematorio a Lambrate da 761,20 a 844,93, quasi 10mila euro in più (da 78.942 a 87.625 euro) per sarcofago con catacomba a botola e colombari 99ennali.

L'anno nuovo inizia quindi con un doppio aumento, servizi funebri e dal 9 gennaio il biglietto Atm (da 2 a 2,20 euro) ma nei mesi a venire si rischiano ritocchi delle tariffe «diffusi». Il sindaco Beppe Sala a parole frena, dopo Atm sposta le altre manovre dopo le elezioni Regionali. L'assessore al Bilancio Emmanuel Tasca e i colleghi di giunta però stanno facendo una ricognizione a tappeto delle possibilità in campo. Conte ieri al Corriere ha anticipato che il Comune «deve rivedere il pricing della città e come noi contribuiamo ai servizi. Perché una persona benestante come me deve avere il pasto del figlio da parte di Milano Ristorazione a un costo sotto mercato? È più giusto che paghi il prezzo pieno».

Per la fascia Isee oltre ii 27mila euro che oggi paga la mensa scolastica 680 euro all'anno potrebbe scattare il ritocco dal prossimo settembre. Più fasce di prezzo in vista o un'asticella Isee più bassa per accedere all'esenzione negli impianti sportivi di Milanosport. Sotto la lente Area C: il consigliere della lista Sala Enrico Fedrighini ha già proposto di alzare il ticket d'ingresso da 5 a 10 euro e l'assessore alla Mobilità Arianna Censi non ha chiuso. Ci sono dossier aperti per la revisione della tassa sull'occupazione del suolo pubblico, l'imposta sulla pubblicità e pure sui biglietti dei musei civici. E c'è il capitolo della sosta a pagamento, anche qui Censi ha già ipotizzato un'estensione oraria fuori dalla Cerchia della 90/91 dove oggi si paga solo dalle 8.30 alle 13.30.

Sala a parole lancia avanti il pallone: «Adesso voglio chiudere il Bilancio entro il 29 dicembre e non credo si possa ragionare nell'immediato di revisioni tariffarie, ci lavoreremo più avanti. Ora dovremo tagliare sui costi, faremo un Bilancio di contenimento. La situazione non è drammatica, nel corso dell'anno normalmente i fondi dal governo arrivano quindi poi sistemeremo le cose.

Il problema vero è il trasporto pubblico perchè i costi sono fissi e l'utilizzo è calato anche per via dello smart working».

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