Ancora Erg, sponsor «morale»

Insomma, nella prossima stagione, prepariamoci a vedere un giocatore della Samp che, sfilata la maglia blucerchiata sul terreno di gioco, tornato a casa indossa la tuta da benzinaio, benzina Erg, naturalmente. Questo è solo un aspetto del nuovo contratto di sponsorizzazione che è stato firmato nei giorni scorsi da Alessandro e Edoardo Garrone, rispettivamente amministratore delegato e presidente della Erg, e la società Sampdoria. Un contrattto biennale che frutterà alla squadra di papà Riccardo due milioni e 700mila euro all’anno, con un aumento dell’8 per cento rispetto al precedente accordo triennale che prevedeva un finanziamento di due milioni e mezzo all’anno.
Tornando alle pompe di benzina, i giocatori hanno accettato di fare da testimonial alla Erg nelle proprie città di origine, partecipando appunto all’inaugurazione di chioschi di benzina o ad altre attività sociali targate Erg.
Ma la novità vera di questo rinnovato contratto (la trattativa è andata avanti per oltre quattro mesi) è un’altra e costituisce una primizia assoluta a livello nazionale: tutti i tesserati della Sampdoria, calciatori e non, sono legati ad un codice etico che si impegnano a rispettare e che assume una primaria importanza a livello di sponsor. In caso di digressioni o manchevolezze (il caso Flachi insegna), se qualcuno insomma non rispetta queste clausole morali, pur non creandosi le condizioni giuridiche per l’annullamento del contratto, è comunque tenuto ad escludersi da solo dai rapporti con lo sponsor e con la società.
Quattro mesi di trattativa, dicevamo. «La sponsorizzazione quest’anno - ha detto Alessandro in sede di conferenza stampa - vale molto di più», «perché - ha aggiunto Edoardo, l’unico sampdoriano doc fra i giovani Garrone - in campionato ci sono anche Juve, Napoli e... un’altra squadra della nostra città». Il che ha fatto gongolare al massimo il genoanissimo vicepresidente Giovanni Mondini, suo cugino.
Una trattativa dura, comunque, nessun arrangiamento in famiglia, come del resto accade anche quando si trovano a «discutere» pompe di benzina e raffinerie, con una severa procedura che prevede anche perizie esterne e conseguente voto del cda della Erg, proprio perché le due parti hanno azionisti in comune. Quanto al marchio, questo sarà utilizzato dalla Samp in campionato e nei turni preliminari di Coppa Italia. E speriamo che porti bene.
E il verde, proprio il colore della speranza, effettivamente entra in campo nella Sampdoria. I distributori Erg, infatti, stanno curando una nuova immagine, passando dal blu cielo che oggi contraddistingue le stazioni di servizio al verde, conpennellate di rosso che contornano il loro.

Per questo motivo l’idea era quella di colorare le maglie per le trasferte di verde, se non fosse che il regolamento del calcio, per ovvi motivi (il verde delle maglie si confonde facilmente con il colore del prato), lo vieta. Lo vieta, ma non ai portieri. Ed è per questo che nella prossima stagione spesso vedremo il numero uno blucerchiato in verde, speranza, appunto.

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