Stefania Scarpa
«È dalle cinque di questa mattina che sono in piedi - si sfoga Luca Sebastiani, di Genova, in furiosa attesa di un volo allaeroporto Leonardo da vinci -. Stamattina (ieri, ndr), quando mi sono presentato al check-in del Cristoforo Colombo di Genova per partire per Roma, da dove avrei dovuto proseguire il viaggio per Malta con il volo AZ886 delle ore 9.15, mi è stato detto che quel volo non lo avrei trovato, perché soppresso, ma che mi avrebbero comunque fatto partire con il volo dellAir Malta delle 12.25. Per questo - continua - mi sono messo in viaggio. Quando però sono giunto a Fiumicino, mi è stata data la brutta notizia. Solo qui ho infatti capito che la Compagnia aveva fatto per me una prenotazione sul volo dellAir Malta, ma che non cera la certezza assoluta che sarei potuto partire, visto il numero superiore dei passeggeri rispetto alla capienza dei posti dellaereo maltese. Se fossero stati più chiari non mi sarei nemmeno messo in viaggio per Roma». Odissea dellaria per migliaia di viaggiatori nellennesimo giorno di mobilitazione dei lavoratori Alitalia. Anche a Fiumicino la situazione resta drammatica. Anche se ieri lo scalo romano è sembrato tutto sommato «tranquillo» e non affollato di passeggeri in attesa. Fatto dovuto più che altro alle rinunce dei viaggiatori della compagnia di bandiera a imbarcarsi. Ma chi ha comunque provato a viaggiare, ha dovuto subire non pochi disagi. Anzi.
«Che cosa vuole che le dica: ancora non lo so se riescono a mettermi su un volo di unaltra compagnia aerea. Speriamo di sì, altrimenti torno a casa». Con il telefono cellulare incollato allorecchio, una chewingum tra i denti, lo sguardo fisso rivolto ai check-in in attesa di risposte affermative, i passeggeri cercano disperatamente informazioni. Alle 13 di ieri erano già 59 i voli «AZ» cancellati a Fiumicino per la mobilitazione dei lavoratori del gruppo Alitalia. Trentotto quelli soppressi in partenza e ventuno quelli in arrivo. Alla fine della giornata se ne sono contati circa 250 sullintera rete. Alitalia sta riproteggendo i passeggeri su voli operati da altri vettori, anche se non sempre è possibile per i posti disponibili sugli aeromobili. «È uno stress non indifferente quello vissuto stamani in aeroporto - dice Vincenzo Sanmartano, di Trapani, in partenza per Malta -.
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