Economia

Ancora guai per Ricucci: nuova accusa di bancarotta

Sospeso dalla carica di vicepresidente anche per l’uso improprio della villa all’Argentario

da Milano

Vacanze estive fatali, quelle trascorse nella villa dell’Argentario, per Stefano Ricucci. L’immobiliarista è stato interdetto dalla procura di Roma da tutte le cariche societarie, sia per aver usato la villa stessa sia per essersi appropriato di 600mila euro. Per Ricucci, vicepresidente della società Magiste Real Estate, in regime di concordato preventivo, è anche scattata una nuova imputazione, in concorso con due amministratori della stessa Magiste Real Estate (il presidente Riccardo Pieroni e l’amministratore Massimo Iacobacci) per bancarotta patrimoniale per distrazione e dissipazione. I pm Giuseppe Cascini e Rodolfo Sabelli hanno chiesto e ottenuto dal gip Orlando Villoni, l’interdizione di Ricucci da vicepresidente della Magiste Real Estate (carica a cui era stato eletto il 4 gennaio del 2007, 15 giorni prima del fallimento della Magiste international; socio al 100 per 100 di Real Estate).
Secondo l’accusa l’immobiliarista avrebbe chiesto e ottenuto una prima volta 500mila euro come compenso e un anticipo di altri 100mila euro. Una somma di denaro che, sempre secondo la procura, sarebbe stata «distratta» illecitamente da una società in regime di concordato preventivo. L’uso improprio della villa dell’Argentario - giustificato dall’immobiliarista per esigenze di rappresentanza - è stato appurato dalla procura attraverso la lettura di un settimanale che aveva realizzato una intervista nelle scorse settimane allo stesso Ricucci nella residenza sul litorale toscano.
I pm hanno poi avuto conferma dell’uso della villa stessa - e delle relative ingenti spese per la manutenzione - dagli stessi amministratori della Magiste Real Estate. I magistrati contestano a Pieroni e Iacobacci, e allo stesso Ricucci, di aver «dissipato un bene immobile della società in prefallimento. In sostanza, invece che mettere a reddito l’immobile, la villa sarebbe stata usata per fini personali dall’immobiliarista finito sotto inchiesta a Roma anche per il fallito tentativo della scalata ad Rcs. L’interdizione disposta dal gip Villoni, adottata anche nei confronti di Pieroni e Iacobacci, ha la durata di tre mesi. È presumibile che il curatore della capofila Magiste International - che secondo quanto si è appreso ha riferito ai pm che non era a conoscenza della carica di Ricucci come vicepresidente della Magiste Real Estate - provveda entro tale lasso di tempo alla nomina di altri amministratori della società.

I 600mila euro prelevati da Ricucci sono stati usati nei primi sei mesi del 2007.

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