
In questa estate milanese costellata da episodi di cronaca nera i cittadini non possono prendere nemmeno i mezzi pubblici in tranquillità. Domenica sera, intorno alle 21.30, sulla linea 90 all'altezza della Stazione Centrale, un presunto furto a bordo del filobus ha scatenato una rissa tra due passeggeri di origini straniere. Il conducente ha sospeso la corsa e ha chiesto l'intervento delle forze dell'ordine, mentre si scatenava il panico tra i passeggeri. Uno dei due aveva una catena con cui ha colpito ripetutamente il presunto ladro, che ha lasciato una scia di sangue sulla porta del mezzo, e lo stesso autobus con le porte chiuse, che proteggeva il ladro.
Solo un mese fa, il 14 luglio un autista è stato aggredito al capolinea senza motivi apparenti, con una bottigliata in testa. IL conducente era fermo al capolinea della 90 in viale Isonzo, verso le 3.30 del mattino, quando è stato colpito alla testa con una bottiglia di vetro da un passante, che non ha detto nulla. L'uomo è stato portato in codice verde al Policlinico ed è stato dimesso con una prognosi di sette giorni.
"Qello di ieri notte è un episodio gravissimo che dimostra, ancora una volta, come la sicurezza a Milano sia fuori controllo e come il Comune non sappia tutelare nemmeno i propri dipendenti - attacca Riccardo De Corato (FdI), vice presidente della Commissione Affari Costituzionali ed ex vice sindaco -. Mentre il Governo c'è con Polizia e Carabinieri, il Comune è latitante. Ricordo che la delega alla sicurezza è in capo al sindaco Sala: non servono slogan, servono pattuglie e decisioni operative subito. Chi guida un autobus non può fare da scudo umano. Chiedo al sindaco di riferire in Commissione e in Aula entro pochi giorni con un piano concreto e verificabile".
"Scippi, furti con strappo, per la maggior parte reati predatori, ma anche tentativi di violenza sessuale sono all'ordine del giorno - racconta un autista che fa servizio da vent'anni di notte -: non c'è assolutamente da stare tranquilli e non c'è mai la certezza di tornare a a casa sulle proprie gambe". Per quanto riguarda la linea 90, i tratti più pericolosi sono quelli tra piazzale Loreto e la Bovisa anche perchè i più frequentati e perchè attraversano periferie più problematiche.
Ma la linea considerata più pericolosa da tutti gli addetti dei mezzi di superficie è la 93 che da viale Omero al Corvetto arriva fino alla stazione di Lambrate. "Quel quartiere è una polveriera - racconta ancora - lì girano tre gazzelle dei carabinieri tutte le notti, pattugliano il territorio insieme perchè hanno paura a girare da soli".
Un paio di mesi fa, dopo la sommossa per la morte di Ramy, è successo addirittura che un conducente fermo al capolinea abbia dovuto abbandonare il mezzo e scappare, togliendosi la divisa, perchè dei balordi erano saliti sul bus e lo stavano distruggendo. L'unico modo per salvarsi per lui è stato lasciare l'autobus: si è rifugiato all'interno di un condominio grazie a una signora che l'ha fatto entrare.