Alessandra Miccinesi
Vip e presunti tali, forche caudine dellauditel e tv deficiente, overdose da calendari e dipendenza da telefonino, ex mogli e suocere invadenti. Ma soprattutto isole popolate da mostri degni di un reality show da brivido. «Qual è la mia ricetta di sopravvivenza tra un Albano colpito da schizofrenia reale, una Elena Santarelli perennemente in posa calendar-girl, e una Lori Del Santo che discetta saggiamente di uomini? Semplice, il silenzio. Una volta spenta la tv
stamose tutti zitti - dice sgolandosi il comico-polemista Maurizio Battista -, perché questi personaggi mostruosi li abbiamo creati noi, parlandone al bar con gli amici, al lavoro con i colleghi, sotto lombrellone in vacanza. Se vinci il Grande Fratello, per esempio, non dovresti mai iniziare una carriera dattore. Ve lo dice uno che ha cominciato a fare spettacolo dietro al bancone del bar di famiglia». «Ma - incalza il quarantottenne maestro dellarte povera del cabaret e gran polemista - invece di attaccare solo gli artisti, prendiamocela anche con i tecnici, con gli autori televisivi, ex qualcosa, attori falliti riciclati in tv, assolutamente incompetenti. Io ne ho incontrati una marea, sono dappertutto». Dopo Era meglio da piccoli, irriverente monologo del 2003 infilato tra gli esilaranti Vatte a fidà (2001) e Sos matrimonio (2004), Maurizio Battista ha accumulato altro materiale scottante pescando a piene mani dalla vita reale e dalla colorita fauna dei reality show: isola felice degli ascolti e dei palinsesti televisivi. La sua ultima incursione teatrale, pronta a debuttare il 23 marzo alla Sala Umberto, sintitola per lappunto LIsolato e, a differenza dei soliti spettacoli, il comico romanista stavolta non si esibirà esclusivamente nel monologo duro e puro col quale ha svezzato le platee di La sai l'ultima, Scherzi a parte, Costanzo Show, e Colorado Café. «Sarà piuttosto un one-man-show truccato da commedia che fa la parodia a Zelig». Detto fatto. «Ho vinto lisola, e me la tengo. Sì, ma quanto me costerà dIci?»
Sul palcoscenico dominato da una scenografia lussureggiante zeppa di palme tropicali e autentico mare calpestabile, il graffiante e sanguigno Battista mette in scena la sua presunta vittoria al reality dei famosi. E oltre a rifare il verso al naufrago vip cotto dal sole e baciato dalla suerte nella paradisiaca Samanà, ironizzerà sui suoi bersagli preferiti: i personaggi televisivi e le donne.
Firma le scene Attilio De Luca. Repliche fino al 15 aprile.
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