Un anno di allarmi e piagnistei Ma l’austerity fa il tutto esaurito

C’è un’Italia che di fronte alla crisi non si è fermata, ma messa in moto, data da fare e alla fine ha trovato il modo per cavalcarla, andare oltre e, soprattutto, andare in controtendenza all’idea di un’estate in austerity.
Boom di prenotazioni per le Cinque Terre e per tutta la riviera ligure di Levante che, con un aumento della richiesta del 117 per cento rispetto all’anno scorso, è la destinazione più gettonata di quest’estate. Il risultato da record e a prova di crisi è merito delle offerte vantaggiose proposte dagli albergatori della zona che per invogliare i turisti hanno abbassato le tariffe e adottato formule più elastiche. Ma anche alla scelta di molti italiani di trascorrere le vacanze in una casa di seconda proprietà o presa in affitto.
Altro grande successo per la Puglia che quest’anno ha registrato un aumento delle prenotazioni del 99 per cento, utilizzando però una strategia differente per attirare l’attenzione dei viaggiatori. È stata la varietà delle risorse regionali e delle soluzioni turistiche a portare, soprattutto dal nord, ma un po’ da tutt’Italia, famiglie, gruppi di ragazzi, coppie giovani e meno giovani a passare un soggiorno in una masseria pugliese o in un bed&breakfast affacciato sul mare del Salento o immerso in campagna, o, ancora, nel centro storico di una cittadina tipica a mangiare le specialità locali. La Puglia ha puntato sulle proprie ricchezze e le ha «confezionate» con stili, gusti e budget differenti per incontrare più turisti possibili. E dall’Azienda di promozione turistica di Lecce arriva la conferma che la stagione va proprio bene; perché non solo è salita la richiesta rispetto agli anni scorsi, ma la stagione estiva è iniziata in anticipo, quindi sarà più lunga e redditizia.
Si colloca al terzo posto delle preferenze estive la Costiera amalfitana, con un incremento delle presenze del 51 per cento. A dare un forte contributo al gradimento della zona sono certamente Capri e Ischia, ma la differenza la fa il rilancio dell’intera area tra Amalfi e Napoli, scoperta o riscoperta da molti italiani, non solo stranieri, quindi. Stesso discorso vale per la Sicilia che, se anche non è sul podio delle destinazioni tormentone dell’estate 2009, si difende con un quarto posto, sinonimo di un aumento delle prenotazioni del 28 per cento. I siciliani in primis, seguiti da fiumi di italiani provenienti da tutto il Paese, quest’anno hanno deciso di scoprire le bellezze sparse fra Taormina e le Eolie, dalla valle dei templi di Agrigento all’arcipelago delle Egadi.

Ma anche quella della riviera del Conero, nelle Marche, e della Toscana, in particolare della Versilia.
Sono queste le destinazioni di un’estate scossa dalla crisi, ma anche di un’Italia che vuole andare avanti. E in vacanza.

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