Antonio Georgy*
Vorremmo far comprendere al lettore lo stato d'animo del migratorista che, dopo aver curato il terreno circostante il proprio capanno, con decespugliatura, potatura, pulizia, si trovava ad affrontare una situazione parrosistica nella quale nasceva il tormentone delle specie in deroga con il blocco della caccia a storno e fringuello che non sono specie rare ma abbondanti questo detto anche dalla maggiore associazione internazionale di protezione degli uccelli. Su un altro fronte, abbiamo avuto da certi media la richiesta del blocco venatorio per l'aviaria, con posizioni non sempre serene.
Fortunatamente, l'Unione europea ha assunto la decisione che nessun provvedimento dovesse essere preso nei confronti dell'attività venatoria e tramite il commissario europeo alla salute dei consumatori Kyprianou annunciava che, ferma restando la costante vigilanza con monitoraggi settimanali, non sussistevano esigenze di particolari restrizioni. In Italia a scopo meramente cautelare si è vietato l'uso delle anatre e della pavoncella come richiami vivi nellappostamento.
La terza tegola caduta sulla testa dei migratoristi, è stata quella di una stagione di passo che, seppure iniziata sotto i migliori auspici, non risultava essere tra le più eclatanti degli ultimi anni. Da settembre infatti si scorgevano molti stormi di gruccioni che iniziavano il viaggio di migrazione verso l'Africa, seguiti a fine mese dai crocieri e si intravedevano pure i primi frosoni. Iniziavano poi la migrazione anche gli avamposti di tordi bottacci, fringuelli, merli e colombacci.
Il 3 ottobre a Voltri è stata osservata la prima regina del bosco in forte anticipo rispetto alla media annuale, ma sulle Alpi cadeva la neve e parte degli uccelli con un forte ribasso delle temperature iniziavano a migrare.
Aumentavano di nuovo le temperature ma il vento di nord est a noi caro, non compariva se non in prima mattinata e in forme anomale. Certo, vi sono state giornate ottime per i fringuelli ma è meglio non mettere il dito nella piaga in quanto sappiamo tutti cos'è successo sul fronte normativo. Da giovedì 20 ottobre condizioni climatiche avverse, protrattesi sino alla prima decade di novembre, hanno portato a una migrazione scarsa e discontinua seppure siano comparse le peppole e i sasselli con un picco anche per le allodole nella prima settimana di novembre.
Detto questo, ricordo a tutti coloro che hanno a cuore le cacce tradizionali alla migratoria che risulta della massima importanza collaborare alle indagini scientifiche sulla strutturazione delle popolazioni di avifauna migratoria e sulle tematiche della conservazioni degli habitat.
Chiedo quindi agli appassionati la massima collaborazione al fine dell'invio delle ali dei tordi e delle beccacce, una sola per esemplare in busta di carta alle vostre associazioni, che provvederanno a recapitarle ai ricercatori impegnati nello studio scientifico di queste specie al fine di apportare un forte contributo tecnico nell'ambito venatorio e gestionale di questi eterni viandanti del cielo che solcano diuturnamente monti, pianure, mari e deserti per regalarci emozioni.
*Vicepres. regionale Liguria
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