Serena Autieri, come andò la sua maturità?
«Benissimo, presi 58. Mi ero iscritta all'Istituto d'arte, a Napoli, seguendo i consigli di mia madre artista. Sono contenta di avere scelto quella scuola: mi piaceva molto e mi ha indirizzato verso la pittura, altra mia grande passione».
Mai avuto macchie nella sua carriera scolastica?
«In seconda media avevo una pagella disastrosa, tutti 4 e 5, e rischiai di ripetere l'anno. Ero in una scuola molto rigida, dove ci obbligavano a indossare il grembiule, a rimanere bambine. Io invece volevo crescere, ero ribelle e mi piaceva solo lo sport».
E lo spettacolo?
«Iniziai a cantare nei locali e a fare scuola di teatro durante il liceo. A volte non studiavo e prendevo un 4. Più tardi lasciai invece Architettura.
Una materia che non ha mai preso sul serio?
«Geografia. Ho ancora delle lacune tremende. Forse dovrei tappezzare casa con le cartine geografiche...».
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