Antitrust Ue, guerra a Microsoft anche per il Web

È ancora guerra tra Microsoft e l’Antitrust di Bruxelles. In realtà questa volta pareva che la società di Bill Gates fosse sulla strada giusta dato che aveva comunicato la sua intenzione di vendere «Windows 7», ossia la prossima versione del suo sistema operativo disponibile in Europa a partire dal 22 ottobre, senza Internet Explorer, il programma per navigare sul Web. Ma questa opzione non piace alla Commissione europea, che vorrebbe invece vedere offerta una vera scelta ai consumatori, e non «Windows venduto senza alcun tipo di browser».
Microsoft, che ha già collezionato multe Antitrust per un controvalore di 1,7 miliardi di euro, nello scorso gennaio era stata accusata di abuso di posizione dominante anche sul fronte dei navigatori per la rete. Un concorrente, i norvegesi di Opera, avevano infatti presentato un esposto all’Ue secondo cui il gruppo di Richmond avrebbe usato in modo indebito il suo potere come fornitore dominante di software per sistemi operativi per tagliare fuori i concorrenti dal mercato. In realtà Opera è un software molto usato per navigare in rete soprattutto sui telefoni cellulari, ma alle sue rimostranze si sono presto aggiunte anche quelle di altri concorrenti come Mozilla, che si occupa del browser Firefox, e Google, che ha un suo navigatore per la rete, ossia Chrome. Secondo Opera, Microsoft avrebbe ostacolato gli altri browser e l’innovazione su Internet ignorando di proposito le regole, dal momento che i siti web sono spesso legati al navigatore più usato, che è Explorer, e talvolta non possono essere visti con quelli dei rivali.
La società di Seattle ha ovviamente respinto l’accusa dichiarando di rispettare pienamente gli standard di internet. In ogni caso Bruxelles vorrebbe che Microsoft offrisse un’opzione sui diversi browser, poiché «ai consumatori deve essere data una vera scelta» con il software che i produttori installano sui computer. Insomma, l’opzione scelta è quella che includerebbe anche gli altri browser al software Windows.
Microsoft ha dichiarato che darà agli utenti di personal computer che vogliono il browser un modo per ottenerlo.

L’Antitrust comunitario ha dichiarato che dovrà valutare se questo creerà una vera possibilità di scelta per i consumatori avvertendo che dovrà vigilare «sulla natura del comportamento a lungo termine di Microsoft» e se la rimozione di Internet Explorer «possa essere negata da altre azioni di Microsoft», come ad esempio dalla richiesta fatta direttamente agli utenti al momento di acquistare il computer di installare o meno il browser Explorer.

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