da Milano
La crisi produttiva della Antonio Merloni di Fabriano, gruppo internazionale di elettrodomestici, si avvia verso lepilogo. Ieri il cda ha comunicato che sono giunte quattro manifestazioni dinteresse (di cui non è stata indicata la provenienza.
Ma tra queste potrebbe esserci una cordata marchigiana e, forse, il gruppo cinese Heier) da parte di investitori che intendono partecipare alla ristrutturazione del gruppo (3.200 dipendenti, di cui 1.800 a Fabriano).
Nelle ultime settimane la proprietà ha effettuato una ricapitalizzazione da 10 milioni. Il gruppo è di proprietà di Antonio Merloni, fratello di Vittorio (Indesit company) e di Francesco (Mts), ed è in difficoltà dal 2005, anno in cui avviò il ricorso massiccio alla cassa integrazione.
La crisi si può così riassumere: la Antonio Merloni è sempre stata unazienda terzista, che ha prodotto elettrodomestici a marchio altrui, senza lautonomia garantita da un marchio proprio.
Alla crisi del settore sono venute meno le ordinazioni, e la strategia industriale del gruppo ha fatto emergere tutta la propria debolezza.
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