Economia

Antonveneta, nuovo esposto di Abn

Deutsche Bank, Bnp e Dresdner versano 330 milioni a testa

Massimo Restelli

da Milano

Deutsche Bank, Dresdner e Bnp Paribas hanno sostenuto per 330 milioni a testa la cura dimagrante con cui la Banca Popolare italiana, il nuovo nome di Bipielle, ha reperito le energie necessarie per l’integrazione con Antonveneta. È l’ultimo dettaglio della serie di cessioni perfezionate il 30 giugno da Popolare Italiana, su cui si è puntata ieri l’attenzione dei legali di Abn Amro con l’ennesimo esposto alla Consob.
A fare chiarezza è lo stesso gruppo di Gianpiero Fiorani in un documento, pubblicato sul sito della Borsa, a integrazione del prospetto informativo a servizio dell’aumento di capitale in corso. Una lista di undici operazioni nella quale Popolare Italiana ha dettagliato importi e percentuali di tutte le vendite effettuate a fronte di un controvalore complessivo di 1,080 miliardi: dal 19,96% di Efibanca (144,9 milioni) al 19,96% di Popolare Cremona (134 milioni), dal 9,98% di Cr. Bolzano (183,4 milioni) al 18,52% di Cr. Lucca (281,7 milioni) fino a completare il quadro con Ducato e il braccio immobiliare di Bipielle.
Partecipazioni inizialmente finite nelle mani di Dresdner (secondo indiscrezioni per un importo di 330 milioni) e agli uffici londinesi di Deutsche Bank per 660 milioni, di cui la metà sarebbe però poi stata «girata» a Bnp Paribas. A conti fatti un’iniezione di liquidità stimabile in 990 milioni (rispetto all’obiettivo di un miliardo) cui si è aggiunto l’intervento di Earchimede (controllata dalla Hopa di Emilio Gnutti). Proprio su quest’ultima si è concentrata l’ultima battaglia legale di Abn che nel proprio esposto ha contestato sia i legami azionari tra Earchimede e Popolare Italiana (Gnutti ha aderito al patto parasociale di Fiorani su Antonveneta) sia la mancata comunicazione del prezzo e del tipo di contratto per ogni operazione.
La mossa del gruppo olandese, salito ora al 25,2% di Antonveneta, appare pensata in vista della prossima riunione del Tar che il 13 luglio dovrà decidere sugli equilibri nel capitale padovano.
Anche se la stessa Popolare Italiana ha confermato nel documento sia il raggiungimento dei ratio patrimoniali richiesti da Bankitalia, che deve ancora concedere il via libera alla doppia offerta (l’Opa e l’Ops) su Antonveneta, sia il paracadute da 1 miliardo assicurato da Dresdner alla ricapitalizzazione.

Ricordando anche di avere delle opzioni per «richiamare» quanto ceduto a Db (con un premio del 7,6-8,3%) ma che non esistono diritti di rivendita per gli acquirenti.

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