Anziana vittima di un truffatore si sente male durante il riconoscimento all’americana

Anziana vittima di un truffatore si sente male durante il riconoscimento all’americana

Dopo la truffa di cui era stata vittima non si era più ripresa dallo choc, e ieri mattina, la signora di ottant’anni vittima di un truffatore incallito, si è sentita male in tribunale durante il riconoscimento all’americana organizzato dal gip nella fase istruttoria del processo a carico di Giovanni Cena, della comunità sinti, cui sono attribuiti 23 raggiri.
L’anziana donna, che percepisce una pensione di 500 euro mensili, era stata truffata per 10mila euro, tutti i suoi risparmi. Il truffatore era riuscito come sempre accade in questi casi a ottenere la fiducia della sua vittima e senza alcuno scrupolo le aveva portato via tutto.
Giovanni Cena è accusato di decine di truffe ai danni di persone anziane nel capoluogo ligure. E ieri mattina una decina di persone sono state chiamate a riconoscere Cena, che era stato sistemato dietro a un vetro a specchio accanto a due controfigure.
Una parte delle vittime delle truffe ha riconosciuto in Cena l’uomo che si è presentato alla loro porta fingendosi vigile urbano impegnato in un’indagine contro la falsificazione di banconote. In divisa entrava in casa delle persone che voleva truffare e si faceva mostrare le banconote. Poi grazie a qualche stratagemma inventato di volta in volta riusciva a portare via il malloppo.
L’incidente probatorio si concluderà il 14 maggio con le ultime cinque ricognizioni dell’imputato.

La prima fase dei riconoscimenti si era tenuta in Procura il 20 aprile e non aveva dato risultati particolarmente favorevoli all’accusa: solo meno della metà degli anziani, tutti ultraottantenni, aveva riconosciuto Cena.

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