Aperitivo in concerto, si brinda in ricordo del re del jazz

Il primo incontro della stagione dedicato al grande compositore scomparso da pochi giorni: Järvi dirige l’Absolute Ensemble

Questa sera alle 21, al Teatro Manzoni, si inaugura la ventitreesima stagione di Aperitivo in Concerto con l'Absolute Ensemble diretto da Kristjan Järvi e con i quattro solisti dello Zawinul Syndicate: Alegre Correa chitarra, Sabine Kabongo canto, Jorge Bezarra percussione, Aziz Samouih percussione e canto.
Una inaugurazione è di solito un fatto lieto: si ritrovano facce note e si parla del cartellone (che piace e che si prolungherà fino al prossimo 10 marzo). Ma grava questa volta sul concerto di oggi l'infinita tristezza per la scomparsa di Joe Zawinul, avvenuta appena 15 giorni fa, quando ancora il sommo tastierista sperava di non soccombere così presto alla malattia e di poter almeno onorare questo impegno milanese che aveva assai a cuore. Bene ha fatto la direzione artistica di Aperitivo, come si legge nella presentazione, a non rimpiazzare il concerto, bensì a proseguire il progetto originario senza scritturare alcun solista al posto di Zawinul, per «ricordare adeguatamente la figura insostituibile di un genio nella sua ultima creazione, l'Absolute Zawinul, alla quale teneva in modo particolare».
Mancherà tanto a tutti, Zawinul. Troppo. Mancherà ai suoi innumerevoli ammiratori in tutto il mondo: lo stimavano anche coloro che non erano molto d'accordo sul jazz-rock del suo gruppo più celebre, i Weather Report. Mancherà a chi amava quel suo modo di dirigere, circondato com'era dalle tastiere, soltanto con sguardi fulminei: i suoi occhi a punta di spillo si facevano capire al volo. Mancherà soprattutto a chi abbia avuto il privilegio di essergli amico e poteva notare, nella sua parlata inglese in apparenza perfetta, le vestigia dell'accento di Vienna dov'era nato e per ciò lo chiamava col suo vero nome, Josef.
Non è un caso che, fra questi fortunati, una delle sue opere più apprezzate sia la sinfonia «Stories of the Danube» (cd Philips, 1995), nella quale Zawinul compiva un seducente viaggio musicale lungo i 2.860 chilometri del grande fiume europeo, dalle incerte sorgenti della Selva Nera fino alla foce del Mar Nero, attraverso gli Stati e le etnie che offrivano al compositore sollecitazioni sempre differenti. Cominciava la fase in cui Zawinul avvertiva l'esigenza di riavvicinarsi alla sua terra dopo i lunghi anni americani, e maturava più che mai il desiderio di abbracciare insieme musica colta, musica popolare ed espressioni di genti diverse: lui era in grado di farlo.
Ma l'emozione non ci deve far dimenticare che il concerto inaugurale di Aperitivo rimane di fondamentale importanza per onorare la memoria di Zawinul. E perché Kristjan Järvi, estone di nascita e newyorchese di adozione, è un direttore di tecnica eccellente e di avvincente presenza scenica. Nel 1993 ha fondato l'Absolute Ensemble che si è meritato di recente la qualifica del «più affascinante e virtuosistico gruppo fra quanti oggi si dedicano alla nuova musica».

L'orchestra vanta fin dall'inizio un repertorio che ha impressionato il pubblico sfidando convenzioni e abolendo le barriere fra il jazz, il rock e l'avanguardia elettronica.
Tribute to Joe Zawinul
Aperitivo in concerto
stasera ore 21
teatro Manzoni
biglietti in vendita alla cassa prima del concerto (12/8 euro)

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